TERRA NOSCIA

La camomilla della nonna, col camino acceso

a cura di Massimo Peluso

Parlando di camomilla, non si può che volgere il pensiero al passato, magari alle fredde serate invernali dove magari le nonne preparavano un bell’infuso utilizzando una caffettiera o un padellino. Bei momenti certamente, ma questo prodotto della terra è davvero un toccasana per la salute dell’uomo, che trova innumerevoli impieghi.

La camomilla è una pianta molto diffusa in Europa ed Asia, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Trova il suo clima ideale in primavera ed estate riempiendo le nostre campagne in modo del tutto spontaneo. Spesso questo crea problemi ai campi coltivati, essendo assai infestante, riproducendosi a dismisura; ciò non toglie lo spettacolo e la bellezza dei prati di camomilla.

Un tempo gli Egizi dedicavano la camomilla al dio Rà.

La storia di questa pianta dal fiorellino bianco e giallo si rifà addirittura al tempo degli Egizi nel 1600 a.C. La dedicavano al dio Rà proprio per la sua forma simile al sole e la utilizzavano in campo medico per alleviare il dolore e per abbassare le febbri alte.

Successivamente tanti altri popoli ne apprezzarono le qualità, soprattutto in Asia, sino ad arrivare all’antica Grecia. Qui la camomilla oltre che per le proprietà curative e rilassanti, era intesa anche come portafortuna. Proprio ai greci si deve il nome di camomilla, che proprio in lingua ellenica era formato dalle parole chamài (piccolo) e mélon (mela); indicavano il profumo piacevole ed inebriante dei fiori del melo.

Inoltre, anche il precursore della medicina moderna Ippocrate, ne parla con entusiasmo e ne risalta l’utilità in ambito medico. Tra le proprietà della camomilla vi sono quelle di antinfiammatorio, calmante e antibatterico per cui è spesso impiegata per la produzione di medicinali, pomate, dentifrici e creme per la cura della pelle, che rendono questo fiore davvero imprescindibile per il benessere dell’uomo.

Facile da preparare la camomilla della nonna.

Ovviamente, l’uso più comune è quello di una tazza calda di camomilla preparata con i classici infusi già pronti. Ma è possibile prepararsi una camomilla “artigianale” fatta in casa, seguendo il metodo della nonna.

Infatti basta raccogliere i fiori e dopo averli risciacquati dalle impurità, li metteremo all’ombra ad essiccarli per circa dieci giorni. A questo punto possono essere conservati in contenitori in vetro e sono pronti per una bollente camomilla invernale da gustare magari davanti al camino acceso.

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