FOCUS MUSICALE

Emozioni, viaggio tra le canzoni di Battisti: Mogol e Carroccia al Teatro Italia di Gallipoli

a cura di Alessio Peluso

Aggiornamento 20/4

Una serata all’insegna delle emozioni al Teatro Italia di Gallipoli. I racconti e gli aneddoti di Mogol, la voce di Carroccia, una band di assoluto valore. Tante le emozioni in quasi due ore di spettacolo, dove il mito di Battisti aleggiava di nostalgia: vecchie e nuove generazioni unite nel cantare emozionandosi sulle note di uno dei cantautori più amati della storia della musica italiana. Nel video seguente l’intervento di Mogol che spiega come è nata “Emozioni”.

Altre tracce della memorabile serata sono disponibili sul nostro canale You Tube:

Aggiornamento 16/4

Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi emozioni…” Probabilmente non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro, perchè in tanti avrete già riconosciuto uno tra i versi più celebri di Lucio Battisti. Titolo? “Emozioni” ovviamente, dell’omonimo album del 1970 che è anche il nome dello spettacolo che andrà in scena venerdì 19 aprile dalle 21:00 al Teatro Italia di Gallipoli. Saliranno sul palco infatti Giulio Rapetti, conosciuto come Mogol, e Gianmarco Carroccia, chiamato all’oneroso compito di interpretare l’amatissimo Battisti.

Sì, perchè il noto cantautore italiano con la sua immancabile chitarra ha incantato non solo le orecchie di coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo negli anni ’70, ma anche molto dopo. Non di rado infatti capita di incontrare tanti ragazzini dei nostri giorni che amano Battisti perchè lo hanno apprezzato in radio o su compact disc; per i più nostalgici anche in cassetta.

Quello proposto da Mogol e Carroccia sarà un suggestivo viaggio fatto di musica e parole, attraverso aneddoti e racconti di colui che ha accompagnato Battisti per molti anni. Assieme a loro un gruppo di sei musicisti guidato dal direttore d’orchestra Marco Cataldi.

L’influenza decisiva di Mogol nell’ascesa musicale di Battisti.

Ma perchè l’influenza di Mogol fu così importante per il buon Lucio? La spiegazione è da ricercare nella grande esperienza e competenza del paroliere e produttore discografico, il quale ne intuì da subito le potenzialità. Così superate le resistenze iniziali di Battisti ad esibirsi da solista, il 1967 ne segnò la partecipazione a Sanremo con “Un’avventura”. E’ l’inizio di un sodalizio vincente con una serie non solo di canzoni, ma anche testi ed interi album, rimasti nella memoria collettiva.

Potremmo citare “Il mio canto libero” del 1972 con all’interno tracce del calibro di “Luce dell’est” o “Io vorrei… Non vorrei… Ma se vuoi”. Oppure “Una giornata uggiosa” del 1980 con “Orgoglio e dignità” e “Con il nastro rosa”. E poi si potrebbe proseguire ancora a lungo, fino a giungere alla fatidica serata di venerdì, quando Giulio Rapetti Mogol ci trascinerà nuovamente con le sue emozioni…

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