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Il Rugby: caratteristiche e l’esordio dell’Italia nel Sei Nazioni con l’Inghilterra

a cura di Alessio Peluso

Nel Rugby College, una scuola della città di Rugby, è stato eretto un monumento alla memoria di uno dei suoi alunni, William Webb Ellis. A lui è attribuita l’invenzione dell’appassionante gioco che porta il nome della sua città natale e del suo college: il Rugby. Come si legge nell’iscrizione alla base del monumento, il ragazzo, senza curarsi delle regole che proibivano l’uso delle mani, prese il pallone tra le braccia ed evitando gli avversari con botte e spintoni di ogni genere, portò la palla oltre la porta avversaria. L’arbitro lo espulse immediatamente per indisciplina, senza sospettare nemmeno che era nato un nuovo gioco, che dieci anni dopo (allora era il 1823) si sarebbe diffuso in tutto il mondo.

Una delle caratteristiche principali del Rugby è il pallone, non rotondo ma ovale. Un fattore che rende più difficile controllarlo e spedirlo con esattezza nel luogo desiderato, perché i rimbalzi sono imprevedibili. Anche le porte sono nel Rugby molto particolari: due aste verticali unite verso la metà da una trasversale, come una grande H. I punti si possono realizzare in quattro modi: il più spettacolare è la meta, quando un giocatore porta il pallone oltre la linea di meta, cioè la linea di fondo della squadra avversaria e lo appoggia in terra.

Sei Nazioni di Rugby: l’Italia sfida l’Inghilterra.

Chi ha segnato la meta guadagna 5 punti, e ha diritto alla trasformazione che ne vale altri 2. Essa consiste nel porre la palla sulla linea dei 22 metri, all’altezza in cui la meta è stata realizzata, e cercare di farla passare sopra i due pali della porta. Altri 3 punti possono essere realizzati sia col calcio di punizione, concesso per gravi falli dell’avversario, oppure col drop, un calcio di rimbalzo che consiste nel far rimbalzare il pallone a terra prima di colpirlo. In tutti e due i casi il pallone deve passare sopra la traversa della porta avversaria.

A prendere parte al Sei Nazioni, la più grande manifestazione di Rugby che prenderà il via venerdì 2 febbraio, vi sarà anche l’Italia, assieme a Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia. L’esordio per gli azzurri è in programma sabato 3 febbraio dalle 15:15 con l’Inghilterra. Obiettivo? Evitare il cosiddetto “cucchiaio di legno”, nel gergo vincere almeno una partita ed evitare di rimanere a bocca asciutta.

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