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Protesta degli agricoltori salentini contro le ultime leggi imposte dall’Unione Europea

a cura di Dario Dell’Atti

La protesta degli agricoltori nata in Francia una settimana fa, arriva anche in Salento. Dalla mattina del 29 gennaio e per i prossimi giorni, gli imprenditori agricoli presenti nella Terra d’Arneo, protesteranno uniti ai colleghi di tutta Italia contro le ultime leggi relative alle Politiche Agricole Comuni, imposte dell’Unione Europea. Una contestazione che ricorda lo storico impegno di questa terra nella tutela dei diritti al lavoro.

Sono un centinaio gli agricoltori, che issato il tricolore su camion e trattori, hanno occupato pacificamente la rotatoria sulla strada provinciale Nardò-Avetrana. Secondo quest’ultimi le misure comunitarie andrebbero a favorire esclusivamente le grandi aziende estere, minacciando così la vita della piccola media impresa. Gli agricoltori accusano una concorrenza sleale dei prodotti esteri, chiedono l’adeguamento dei prezzi sul mercato, e soprattutto più controlli sulle merci non Made in Italy.

Il pensiero comune di protesta, nella voce degli agricoltori salentini.

Siamo uniti qui per protesta contro questa norma europea -spiega uno degli organizzatori- oggi l’Europa ci impone tutto, giusto o sbagliato che sia, pagano i grandi proprietari terrieri per non seminare e poi loro stessi mettono sul mercato tutti prodotti esteri. Noi piccole medie imprese ci troviamo a combattere contro tutti, per non parlare dei costi esorbitanti che siamo costretti a sopportare (carburante ecc.). Se la situazione non cambia – denuncia- non riusciremo più a lavorare“.

Intanto la mobilitazione continua in tutto il Salento, con un altro corteo di 200 mezzi che ha presieduto le zone del centro commerciale di Surbo, Cavallino e Scorrano. L’agricoltura Salentina e Italiana passa uno dei momenti più difficili degli ultimi 30 anni.  

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