TERRA NOSCIA

Gli occhi di Santa Lucia: come preparare il tarallo dolce a Lei dedicato

a cura di Massimo Peluso

Entrati oramai nel periodo natalizio, è tempo di piatti tipici e, soprattutto, dolci della tradizione pugliese atti a soddisfare le papille gustative dei più golosi in famiglia. Il tempo del Natale porta in sé delle festività e delle devozioni molto sentite dal popolo religioso come l’Immacolata e Santa Lucia. E proprio quest’ultima, ci regala un tarallo dolce molto diffuso nel Salento e preparato sia dalle nostre nonne, sia dai panifici. Parliamo degli occhi di Santa Lucia, conosciuti anche nel dialetto come “l’uecchi de Santa Lucia”.

Nel parlare delle origini di questo biscotto dolce, si incrociano due storie: quella della santa di Siracusa e quella del tarallo, con la sua forma ad “occhio”. Riguardo Lucia, si narrano diverse leggende, frutto di vari racconti popolari e tutte con delle differenze a volte sostanziali. Dalla Sicilia, alla Scandinavia, è difficile stabilire la vera storia della santa ma, l’occhio di Santa Lucia è certamente legato alle qualità di protettrice della vista, attribuite dalla chiesa e dal popolo cristiano.

Uno dei racconti più conosciuti descrive la grave malattia in cui incorre la madre di Lucia, la quale aveva promesso in sposa la figlia ad un patrizio. La figlia, dopo l’ascolto del vangelo domenicale, decide di chiedere l’intercessione di Sant’Agata, che in sogno gli appare concedendogli la grazia. A questo punto, la ragazza decide di dedicarsi al Signore ed ai poveri e di non sposarsi. Iniziano così le persecuzioni dal futuro marito e dalle leggi romane.

Gli occhi di Santa Lucia: pochi ingredienti per una ricetta semplice.

Di nascosto, nelle catacombe, Lucia assiste gli ammalati, facendosi luce con delle lampade, sino a che viene catturata e portata a subire numerosi supplizi, lasciando da martire questa vita. La storia della protettrice della vista viene così accolta dalla gente povera, la quale non avendo molto a disposizione se non farina, olio e vino, decide di dedicargli un tarallo dolce a forma di occhio. Di esso si hanno notizie già a partire dal XV secolo nel meridione italiano ed è arrivato sino ai nostri tempi.

La preparazione degli “uecchi di Santa Lucia” è davvero alla portata di tutti, anche delle donne meno avvezze alla cucina. Può avvenire in poco più di un’oretta. In una ciotola immettere 300gr di farina, 60gr d’olio extravergine, un uovo e 40gr di vino bianco ed amalgamare con le mani sino ad avere un impasto non molto tenace. Successivamente, prendere una piccola parte dell’impasto e cominciare a formare gli anellini della misura preferita, disponendoli su di una teglia.

Inserire in forno a 180 gradi per non più di 25 minuti e a cottura ultimata, è fondamentale lasciarli raffreddare. Solo adesso è il momento di immergerli in una glassa a base d’acqua e zucchero a velo ed attendere almeno un’ora prima di servirli. Saranno uno snack ideale per ogni momento della giornata, magari accompagnati da un buon caffè o dal tè caldo.

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