Panitteddhri a Casarano: panetti biscottati in ricordo del miracolo del Santo Patrono
La Redazione
Un noto personaggio storico di Casarano, il notaio Santo Riccio, vissuto nel ‘700, narra nei suoi scritti di un prodigioso intervento miracoloso operato da San Giovanni Elemosiniere nel 1715. Egli ci fa sapere che, in quei tempi, una pia donna, sorella dell’Arciprete del tempo, accompagnata dalla sua piccola di circa sette anni, si accingeva a far ritorno a casa dopo aver acquistato del pane presso un fornaio. Ad un tratto, le due donne furono sorprese da un violento quanto inatteso temporale che le costrinse a rifugiare in chiesa.
Entrate nel tempio, la donna ribadì alla piccola: “Tieni il pane e aspettami qui. Io vado a pregare davanti al Santissimo.” Non appena la donna si allontanò, si materializzò davanti alla fanciulla un povero mendicante, mai osservato prima, il quale con flebile voce e passo incerto, le chiese: “Hai da darmi un pezzo di pane?”. La bimba, intenerita dalla richiesta, non esitò a rendere l’intera forma del pane.
Accettando il dono, misteriosamente, il vecchio svanì dalla vista della piccola. In quel preciso istante il temporale, com’era repentinamente scoppiato, così si dissolse. La donna, intenta a pregare ed accortasi che schiariva, tornando a riprendere la figlia, notò che ella non aveva più il tozzo di pagnotta. Le chiese: “Dove hai lasciato il pane?”. Rispose la piccola:” L’ho donato al vecchio “Nanni” che me l’ha richiesta”. Affranta, la povera donna si mise a cercare in chiesa per vedere di ritrovare l’accattone e recuperare il maltolto.
Panitteddhri a Casarano esposti nei giorni di brutto tempo.
Giunte sotto l’altare di San Giovanni, l’attenzione della piccola fu catturata da un manufatto ravvolto da logori panni e messo in un angolo della chiesa. Tolti gli stracci, la fanciulla riconobbe in una trasandata statua di San Giovanni Elemosiniere il mendicante e, colma di gioia, lo iniziò a chiamare: “Nanni, Nanni!”. Davanti a numerosi testimoni, la statua pianse copiosamente e, divenuta d’incanto, bella e mutata di forma, fu nuovamente intronizzata iniziando a dispensare grazie e miracoli.
Di quanto avvenuto, furono redatti alcuni verbali di riconoscimento di questo prodigioso intervento del Santo che, attualmente, sono conservati nell’archivio episcopale di Nardò. Ancora oggi la Confraternita di San Giovanni perpetua il ricordo di questo miracolo, esponendo, durante le feste patronali a Casarano, una piccola statua del Santo vicino l’ingresso centrale della Chiesa Madre con un cestino pieno dei tradizionali panitteddhri, piccoli panetti biscottati, poco più grandi di un bottone e benedetti durante la messa in onore del Santo. Sono conservati gelosamente da ogni famiglia casaranese per esporli vicino porte e finestre nei giorni di maltempo chiedendo la protezione del Santo.