Il corbezzolo, un arbusto tutto da scoprire
a cura di Massimo Peluso
Quando si parla del corbezzolo, ci si riferisce certamente ad un arbusto non tra i più rinomati ma, dalle grandi potenzialità. Oltre a produrre delle bacche rosse squisite, è benissimo utilizzato come pianta ornamentale, la quale rende davvero colorati ed affascinanti i giardini di tante villette. Fa parte della famiglia delle Ericaceae ed è diffuso un po’ ovunque. Predilige climi miti e zone dal terreno acido e non molto argilloso, in quanto soffre i ristagni d’acqua.
Ne conosciamo diverse varietà ma, la più comune, tipica del bacino del Mediterraneo, è l’Arbutus unedo. Non è difficile incontrarlo nella macchia mediterranea del territorio salentino mentre, è meno probabile avere a che fare con dei frutteti di corbezzolo, proprio per il fatto che il grande mercato dell’ortofrutta ha quasi dimenticato l’esistenza di questa bacca prelibata.
La storia del corbezzolo risale almeno al I secolo a.C. Ne riscontriamo la citazione in varie opere, come ad esempio quelle del famoso scrittore e filosofo naturalista Plinio il Vecchio, il quale ne conferisce la denominazione di Arbutus unedo, sottolineando il gusto acido della bacca.
Il corbezzolo si fa apprezzare anche nell’arte culinaria.
Tra i luoghi più caratteristici del corbezzolo, oggi potremmo citare l’Appennino Umbro -Marchigiano, con diversi ettari di corbezzoli selvatici, che hanno originato il nome del Monte Conero ad Ancona.
Il corbezzolo ha diversi utilizzi in campo farmaceutico, grazie alle sue foglie sempreverdi e salutari. Ricordiamo le proprietà antinfiammatorie ed antibatteriche. Inoltre la presenza di numerose vitamine del gruppo A e C e di sali minerali, lo rende utile per la salute della pelle, degli occhi e per il rinforzamento del sistema immunitario.
Ovviamente può fare bella figura anche in cucina per la preparazione di marmellate, confetture o conservato sott’aceto. Consigliamo, per i palati più attenti, di provare il miele di corbezzolo, dal gusto e profumo molto decisi e che presenta una produzione assai limitata, in quanto le api dovranno lavorare in autunno, proprio durante il periodo di fioritura del corbezzolo. Ma, vi assicuriamo che ne vale il prezzo, sia per il gusto, sia per le qualità benefiche.