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Il colonnello Calcagni, campione paralimpico, ha incontrato l’IISS “E. Medi” di Galatone

La Redazione – Il seguente comunicato stampa non è una produzione ECCLESIA Cesarina

Due mattinate intense per la comunità educante dell’IISS “E. Medi” di Galatone. Le studentesse e gli studenti del biennio e del triennio, rispettivamente nelle giornate di lunedì 11e martedì 12 hanno avuto il privilegio di ascoltare la testimonianza del Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano Carlo Calcagni. L’iniziativa, promossa dalle studentesse e dagli studenti, all’interno dell’assemblea di Istituto del mese di marzo, è stata pienamente condivisa e sostenuta dalla dirigente scolastica Annamaria Campa, che ha espresso, al termine degli incontri, tutta la sua stima ed ammirazione per un Uomo, un soldato, un guerriero che è un concreto e positivo esempio per tutti, ancor più per le nuove generazioni.

Il progetto “Mai Arrendersi” rientra, come ricordato dalla dirigente, a pieno titolo, nelle iniziative di riflessione e formazione a favore dell’utenza, affinché si possano fornire esempi credibili di forza, coraggio, resilienza, capaci di guidare ed indirizzare i giovani nel difficile percorso di crescita, attraverso messaggi e valori profondi di cui fare tesoro, ogni giorno. La stima e l’ammirazione dell’ISS “E. Medi” è tutta racchiusa in una targa, realizzata dagli studenti dell’indirizzo professionale e donata al Colonnello, come ringraziamento per il tempo donato loro e per la testimonianza di una vita sempre degna di essere vissuta.

Il Colonnello, che ha presentato nell’incontro il progetto “Mai Arrendersi”, promuove, attraverso le parole e le azioni quotidiane, il valore della speranza e dell’amore per la vita, un dono gratuito da onorare sempre, valorizzandone ogni istante, nonostante tutto e tutti. Il suo “Mai Arrendersi”, non un semplice motto, ma un vero e proprio stile di vita. E’ un modo forte per diffondere coraggio, tenacia e determinazione.

Affetto da una patologia cronica, degenerativa ed irreversibile, generata da una massiccia contaminazione da metalli pesanti, tra cui Uranio impoverito, Cesio e Torio radioattivi, con cui è venuto a contatto durante la missione nei Balcani nel lontano 1996, il Colonnello combatte, ormai da 21 anni, ogni giorno, per rivedere l’alba del giorno successivo.

L’intervento del Colonnello e le riflessioni del Rappresentante d’Istituto.

Quello che per gli altri è scontato, anche se non dovrebbe essere così, per me non lo è affatto. La mia vita è appesa ad un filo, seppure d’acciaio. Per me ogni giorno rivedere la luce del sole è un regalo di inestimabile valore. Così come, al termine di ogni giornata, mi
fermo a fare il bilancio di ciò che ho fatto. Se non sono pienamente soddisfatto, mi impongo di migliorare il giorno seguente, se il Signore me lo concederà… I limiti non esistono, sono solo mentali, negli occhi di chi guarda la disabilità come diversità e non come risorsa. Io so di poter migliorare, sempre, rispetto al mio io di ieri.

Non mi sento malato, benché conviva con una compagna di vita decisamente scomoda ed ingombrante, invalidante e difficile da sostenere, per chiunque. Non mi sento malato, perché non mi sento diverso, se non nell’accezione positiva di chi sa di essere, come ogni persona, unico, eccezionale, irripetibile. E fino a quando avrò respiro, continuerò a lottare per realizzare i miei sogni. Così come anche i sogni di chi non vede tutelati i propri diritti. Del resto, come ci insegna Nelson Mandela “Un vincitore è solamente un sognatore che non si è mai arreso” .

Emozionante il confronto con le studentesse e gli studenti, profondamente colpiti dall’intervento del Colonnello, come si evince dalle parole di un rappresentante di Istituto, che ha parlato a nome del collettivo studentesco. “Anche la cosa che a noi ragazzi sembra più banale, come appunto la possibilità di vedere l’alba ogni giorno, per Lei si trasforma in una lotta contro ogni ostacolo che Le impedisce di
svolgere serenamente le attività quotidiane. Eppure Lei è sereno e tranquillo
. E ciò non è da considerarsi rassegnazione, al contrario, semplicemente Lei vive ed è felice di vivere con le sue forze.

Il suo coraggio, la sua determinazione, il fatto di non permettere ai suoi limiti di fermarla sono tutti esempi da seguire e da ammirare. È davvero spiacevole sentire che, dopo tutto il lavoro, i sacrifici e gli sforzi che ha sostenuto, non Le venga riconosciuto il diritto legittimo di poter indossare la divisa, in ricordo dell’eroe che è stato… Ma proprio come ci ha spiegato durante questa assemblea, non è la divisa che conta, bensì la tenace voglia di aiutare il prossimo“.

Il Colonnello Calcagni ospite in Biblioteca Alberti a Porto Cesareo

Domenica 24 settembre a partire dalle 20:30 a Porto Cesareo, straordinario appuntamento in “Biblioteca Alberti” (salone parrocchiale B.V. Maria del Perpetuo Soccorso) con “Il colonnello Carlo Calcagni“, un uomo che senza mai arrendersi lotta ogni giorno per la vita. Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito, straordinario atleta Paraolimpico dei record ma, soprattutto, grande esempio di vita. Carlo Calcagni è una testimonianza forte di coraggio, tenacia, determinazione, voglia di non lasciarsi sopraffare dalle avversità.

Il colonnello ha assunto, come missione delle sue giornate, l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sul valore intrinseco di un dono, quello della vita, spesso calpestato e non adeguatamente valorizzato. Impiegato nella missione internazionale di pace della NATO nel 1996, sotto l’egida delle Nazioni Unite, durante la guerra dei Balcani, si è ammalato, compiendo numerose missioni di volo in ambiente bellico, contaminato dai bombardamenti con uranio impoverito.

Oltre alle missioni di ricognizione e controllo, ha effettuato missioni di soccorso. Con esse gli è stato tributato un encomio dal Comandante della Forma Multinazionale di Pace in Bosnia-Erzegovina, per aver dato lustro all’Esercito Italiano ed all’Italia intera.

Il Colonnello Carlo Calcagni, attraverso il racconto della sua testimonianza e la visione del Docu-film sulla sua storia “IO SONO IL COLONNELLO” diretto e realizzato dal regista Michelangelo Gratto, trasmette ai giovani una testimonianza di coraggio e determinazione.

“Il Colonnello Carlo Calcagni”: straordinario palmares nel mondo del Para Ciclismo.

Nonostante la sua malattia lo costringa quotidianamente a terapie molto pesanti ed a frequenti interventi, il Colonnello più forte dell’uranio non si lascia sconfiggere. Affronta la sofferenza con grande forza a bordo del suo triciclo. Uno stile di vita con cui il Colonnello arriva dritto al cuore di ogni persona che ha la fortuna di conoscerlo ed ascoltare la sua storia.

Carlo Calcagni è classe 1968, di origine salentina. I suoi genitori lavorano duramente per poter costruire la loro abitazione a Guagnano. Le difficoltà già rimarcate in precedenza trovano risposta e linfa vitale nello sport, in particolare nel ciclismo.

Palmares d’eccezione con ben 3 medaglie agli Invictus Games, gare tra reduci di guerra con gravi disabilità. E poi due Medaglie d’oro durante la Coppa del Mondo di Para Ciclismo nel 2015. Non è la prima volta che Carlo Calcagni presenzia appuntamenti importanti, proprio allo scopo di aiutare e sostenere i più giovani. L’ingresso all’evento è gratuito. Presenterà la serata Alessio Peluso, direttore della “Biblioteca Alberti”.

Per INFO: biblioteca.albertiportocesareo@gmail.com

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/bibliotecaantonioalberti

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