Chiesa Assunta di Botrugno: dal restauro al prezioso affresco della Visione Teofanica
a cura di Vanessa Paladini
Il recente restauro della chiesa dell’Assunta di Botrugno ha restituito l’affresco della Visione Teofanica con profeti, posto sulla parete absidale dell’edificio. Questo solenne tema iconografico, come scrivono gli studiosi M. Berger e A. Jacob, è ispirato a Isaia, Ezechiele e Daniele con aggiunta di elementi mutuati dalla visione di San Giovanni nell’Apocalisse. Sulla stessa parete è anche posto l’Antico dei Giorni che, con le sembianze di un anziano barbuto e canuto, è inserito all’interno di un clipeo rosso, contornato da una fascia decorata con motivi cosmateschi.
La mano destra del Vegliardo è benedicente, mentre la sinistra regge un libro aperto sul quale, in greco, sono riportati dei versetti dell’Apocalisse (1:8, 21:6 e 22:13): «io sono l’A e l’Ω». Il “Re dell’Eterno” è affiancato dai quattro viventi, due per lato, come prefigurazione degli evangelisti: il Leone (Marco), l’Angelo (Luca), il Toro (Matteo) e l’Aquila (Giovanni). Lo stato lacunoso degli affreschi permette la frammentaria lettura dei primi tre, che in origine, dovevano essere accompagnati dal rispettivo titulo in greco, come oggi si legge nel solo caso dell’evangelista Luca.
La chiesa Assunta di Botrugno nella tradizione bizantina.
Sebbene queste vaste lacune non permettano una precisa descrizione stilistica e iconografica del ciclo, si intuisce come la scena dovesse essere impreziosita anche dalle figure di cherubini, immagini di ruote alate munite di occhi alle quali si affianca un cartiglio greco che, secondo la traduzione del professore Francesco Giannachi, riporta un passo della Visione di Daniele (7,9).
La chiesa di Botrugno, alla luce di quanto riportato, si colloca all’interno di una tradizione bizantina che, dalle osservazioni di Sergio Ortese, contempla la “Visione di Dio” sotto forma di “Visione dei Profeti” in cui il Verbo si rivela, in questo interessante squarcio affrescato, come Antico dei Giorni contornato dai Viventi e da potenze celesti.
Fonte Bibliografica: Botrugno. Chiesa dell’Assunta. La parete absidale dopo il disvelamento degli affreschi, a cura di Sergio Ortese, Galatina 2016, pp. 32-34 e 46-50.