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Le Centopietre di Patù: lo scontro del giugno 877 tra cristiani e saraceni

La Redazione

Siamo a Patù a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca. Anticamente era conosciuta col nome di Varetum, zona occupata dai Messapi. Qui possiamo trovare le famose Centopietre (oggi sono 99), un monumento funebre in onore al barone Geminiano. Egli è il protagonista cruciale della vicenda.

In quel periodo continuava l’avanzata dei Saraceni, che avevano come obiettivo primario Santa Maria di Leuca, per poi mettere le mani sul Salento. A dare man forte a Vereto ci pensò Carlo il Calvo, allora re di Francia, il quale mandò un forte esercito. Tutto era pronto per la battaglia, con i Saraceni posizionati nella cosiddetta piana di Campo Re.

I cristiani vollero tentare un’ultima volta la via del dialogo e a tal proposito fecero recare presso i nemici Geminiano, il quale pagò con la vita il suo generoso tentativo di pace. Da qui scaturisce il memorabile scontro del 24 giugno 877, quando i cristiani sconfissero i Saraceni, recuperando la salma del povero Geminiano. Particolare non da poco è che il giorno della battaglia coincide con la memoria di San Giovanni Battista. Da questo episodio nascono le Centopietre, che vogliono rendere merito ad un martire cristiano.

Le Centopietre di Patù riprendono valore dagli inizi dell’800.

Sono cento gli enormi blocchi dalla forma squadrata: lunghe più di 7 metri, larghe 5 metri e mezzo, alte 2 più di due metri. Ovviamente la costruzione ha preso vita come consuetudine antica, dalle rovine di una città distrutta, in questo caso Vereto. Secondo un’antica leggenda a trasportarle furono addirittura delle donne.

Tra il XIII e XIV secolo sono databili anche degli affreschi bizantini oramai poco visibili. Si trattava di ben 13 figure di Santi, che l’umidità e l’usura del tempo ha purtroppo cancellato. Ad onor del vero c’è da sottolineare come le Centopietre di Patù per molto tempo siano cadute nel dimenticatoio, per poi ritrovare la giusta rilevanza solo nell’800, quando numerosi studiosi ne hanno colto l’importanza. Così a partire dal 1873 è “Monumento Nazionale di seconda classe”.

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