Padre Giovanni: dieci anni di Sacerdozio
a cura di Alessio Peluso
Spesso l’abbiamo ammirata nei documentari televisivi, tra immense savane, dove il caldo spadroneggia e zebre dalle tinte bianconere corrono per non farsi catturare dai feroci felini. Le temperature sono solitamente alte, ma compensate dal fatto che ci si trova nell’Africa Orientale, lì dove nasce il Nilo Bianco, l’affluente più importante del noto Nilo. Siamo in Uganda, terra che ama danzare e ballare, ascoltare il rullo dei tamburi e farsi riconoscere per i segni originali della sua bandiera: il nero è il popolo africano, il giallo simboleggia il sole, il rosso il sentirsi fratelli, mentre al centro una simpatica gru, un volatile simbolo di pace.
L’infanzia e gli anni della scuola.
È in queste affascinanti zone che nel lontano 1981 nasceva John Mundua, oggi da noi conosciuto come Padre Giovanni e attualmente vice – parroco a Porto Cesareo. La sua è una famiglia numerosa composta da cinque fratelli, che vive una realtà per molti aspetti diversi da quella europea. Si cammina abitualmente a piedi, la macchina è un lusso che non tutti possono permettersi, mentre è sempre vivo il concetto di “tribù” con le cosiddette famiglie allargate, che pilotano con il loro assenso ogni scelta di vita.
John Mundua, dopo i primi anni di scuola dell’Infanzia, inizia i lunghi 7 anni di scuola elementare, da raggiungere dopo un tragitto di circa un’ora, insieme ad alcuni compagni. Già da piccoli ci si abitua a spostarsi da soli. Il programma è il seguente: alle 6 del mattino, già chierichetto, si segue la messa nella piccola chiesa a pochi passi dalla scuola, poi alle 7 l’ingresso anticipato per ripulire l’aula ed iniziare le lezioni che avranno termine alle 13, senza il rito della ricreazione, così atteso dai nostri bambini. Fondamentale è riuscire a svolgere i compiti durante l’orario scolastico, in quanto nei piccoli villaggi, precisamente ad Arua suo luogo natio, non si può contare sulla corrente elettrica.
Le giornate dunque sono scandite dalla luce solare e solo le notti di luna piena permettono di ritrovarsi per qualche riunione in amicizia fuori dall’ordinario. John Mundua prosegue intanto gli studi, fino a maturare la scelta di entrare in seminario a 18 anni, anche se combattuto da una grande passione per la medicina. Ma al cuore non si comanda e John va incontro a quel sogno nascosto di diventare sacerdote, ispirato dallo stesso Padre Zachary Ndale, sua fonte di ispirazione sin da bambino.
16 luglio 2011, Padre Giovanni realizza il suo sogno.
È il 2001 quando dopo un anno di insegnamento della religione cattolica, si trasferisce a Nairobi (Kenya), presso gli “Apostoli di Gesù”, comunità istituita da missionari comboniani di origine italiana, quali Padre Giovanni Marengoni e il Vescovo Sisto Mazzoldi. Per la prima volta è lontano da casa e le comunicazioni con la famiglia sono affidate alle lettere, i cellulari non sono ancora di uso comune.
La lunga trafila del seminario termina il 16 luglio 2011 quando è ordinato sacerdote nel suo paese d’origine. È una grande festa all’aperto, che segue la tradizione: la notte prima parenti e amici festeggiano l’attesa, mentre John Mundua il giorno seguente è accompagnato vicino al vescovo dai genitori che al microfono danno il loro benestare, affinché il proprio figlio diventi sacerdote.
Da quel momento, John Mundua diventa Padre Giovanni, come noi lo conosciamo adesso e nel 2018 l’incontro con Padre Terence (noto nella nostra comunità) lo porta a trascorrere la Settimana Santa a Porto Cesareo. Il feeling è immediato e nel 2019 arriva il trasferimento come vice – parroco. Così il 16 luglio 2021 Padre Giovanni compie i suoi dieci anni di sacerdozio.