Il sarago, tra i pesci più diffusi e amati nel bacino mediterraneo
a cura di Massimo Peluso
Tra i pesci più diffusi del bacino mediterraneo, il sarago è certamente tra quelli più apprezzati dai consumatori, per le sue carni morbide e dall’alto valore nutritivo. È conosciuto già dall’antichità e non mancano le menzioni di alcuni illustri filosofi ed autori del periodo greco e romano. In particolare, tra il IV e V secolo, Aristotele in un suo scritto naturalistico descrive il comportamento opportunista ed egoista del sarago. Infatti, racconta di come sfrutti alla perfezione gli scavi dei fondali da parte delle triglie per potersi cibare delle prede nascoste.
Quinto Ennio, illustre poeta romano, esalta in uno scritto dedicato alla cucina, le qualità organolettiche del sarago brindisino, invitando i lettori ad acquistarlo, specie se di grandi dimensioni. Vengono definite sarago diverse specie, ma il Diplosus sargus rimane la più saporita. Appartiene alla famiglia degli Sparidi, di colore grigio argento, ed oltre alla zona mediterranea, è possibile ritrovarlo anche nelle coste sud orientali africane e nelle coste atlantiche della penisola Iberica, arrivando sino al peso di 2 kg.
Come preparare un bel sarago alla mediterranea?
In genere non vive oltre i 100 metri di profondità. Preferisce vivere in gruppo durante il periodo giovanile per poi prediligere la solitudine da adulto, dedicandosi in autonomia alla caccia di prede, senza però tralasciare la dieta vegetariana, a base soprattutto di alghe. La pesca può avvenire sia in periodo autunnale, sia in quello primaverile tramite nasse, reti a strascico o palangari di fondo a seconda della zona di pesca e dell’attrezzatura a disposizione dei pescatori.
Dal punto di vista nutrizionale, è ricco di proteine nobili e di acidi grassi buoni quali gli omega 3, oltre a vari sali minerali come calcio, fosforo e magnesio. Infine, vi consigliamo una ricetta semplice per esaltarne il sapore: il sarago alla mediterranea. Frullare 100 ml di olio extravergine di oliva, sale, pepe, prezzemolo, timo, salvia e cospargere il composto sui saraghi puliti, posati su una teglia con carta forno. Spremere qualche goccia di limone, condire con pomodorini a metà, sale, pepe, prezzemolo ed infornare per almeno mezz’ora a 180°. Accompagnare ovviamente, con un bicchiere di vino bianco salentino.