TERRA NOSCIA

Il melone: gustoso frutto estivo, ma anche ortaggio

a cura di Massimo Peluso

Giallo o reticolato, d’inverno o d’estate, il melone, con cui si identifica sia il frutto ma anche la pianta, è davvero un prodotto che madre terra ci offre in ogni periodo dell’anno. Basti pensare alle macedonie di frutta estive o agli antipasti all’italiana del tempo natalizio. Come non ricordare tra cotechino e lenticchie, l’immancabile fetta di melone accanto al prosciutto crudo ed alla mozzarella ad inaugurare le “danze” del pranzo di Natale. E i piccoli commensali ingolositi da questo frutto fresco e zuccherato.

Facente parte delle Cucurbitaceae, se ne conoscono molteplici varietà. Le più diffuse sono il melone reticolato con buccia esterna a rete e polpa verdastra ed il melone d’inverno dalla caratteristica buccia gialla, il quale ricorda lontanamente il sapore della pera. Solitamente, predilige climi caldi ed umidi e la pianta si sviluppa verso l’alto, potendolo quindi classificare come un rampicante. Riguardo la raccolta, è importante il momento in cui viene effettuata. Se raccolto prima della maturazione sarà utilizzabile come ortaggio, vedi i meloni serpentini; altrimenti si aspetterà per utilizzarlo come frutto.

Tra l’altro, è bene rammentare che la famiglia di cui fa parte il melone, comprende ortaggi illustri quali i cocomeri, le zucche e le zucchine. La storia ci dice che probabilmente viene esportato dalla Persia o dall’Africa, senza che ci siano certezze a riguardo. Di sicuro, arriva nel bacino mediterraneo grazie ai mercanti egiziani intorno al VI secolo. Già nei primissimi secoli, lo scrittore italiano Plinio il Vecchio ne scrive nell’opera “Natural Historia”, ritenendo che facesse parte della stessa famiglia dei cetrioli. Addirittura l’Imperatore Diocleziano implementa una tassa speciale sui meloni che superano i 200 gr, visto lo straordinario successo, attraverso un Editto specifico.

La ricetta consigliata? Una deliziosa torta al melone, facile da preparare.

Curiosa la storia legata allo scrittore francese Alexandre Dumas, il quale oltre a gustare il melone accompagnato da sale, pepe e marsala, ama la varietà Cavaillon, tanto da scambiare alcuni suoi scritti con un vitalizio di dodici meloni all’anno. Questo porterà alla fondazione della Confraternita dei meloni di Cavaillon. La storia di questo frutto comprende però dei periodi difficili, lo si ritiene responsabile della morte di alcuni pontefici. E oltretutto provocare effetti negativi sull’apparato digerente.

Dal punto di vista nutrizionale, è considerato un lassativo per l’intestino, ricco però di vitamine del gruppo C e B3, sali minerali e fibre, con un’importante attività di protezione per la salute della pelle, delle ossa e della vista. In cucina il melone trova spazio per diversi utilizzi, tra cui antipasti, frullati, cocktails e dolci.

E proprio riguardo di quest’ultimi, vi consigliamo la torta al melone, facile da preparare. Frullare 300 gr di melone reticolato ed in una ciotola a parte montare 3 uova, aggiungendo 100 gr di zucchero. Dopodiché, aggiungere 60 gr d’olio, 250 gr di farina tipo 00 ed una bustina di lievito per dolci. Unire alla polpa frullata il composto ed infornare a 180° per almeno mezz’ora. Una volta raffreddata, decorare la torta con zucchero a velo o caramello e servire. Sarà un buono snack per tutte le ore: provare per credere.

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