Creuza de ma, lo show con musica d’autore incanta Porto Cesareo e va sold – out
La Redazione
“Un’idea un concetto un’idea, finché resta un’idea è soltanto un’astrazione…” Ha esordito sul palco citando Giorgio Gaber, il direttore della Biblioteca Alberti Alessio Peluso, spiegando come l’idea di una serata musicale (tutta con artisti cesarini) programmata lo scorso ottobre sia divenuta realtà. E i dubbi della vigilia sono stati spazzati via dalla risposta del pubblico presente, con la sala della Biblioteca Alberti gremita in ogni ordine di posto. Le luci diventano blu sul palco quando la baby prodigio Alessia Paladini riscalda i cuori sulle note della “Donna cannone” di De Gregori alle tastiere.
Subito dopo sale sul palco il trio Greco (chitarra e voce), Minnella (chitarra e armonica) e Daniele Colella (batteria) che infiammano la platea con due stupende interpretazioni di “Creuza de ma” e “Quello che non ho”, con assolo finale di Minnella, nella miglior versione di Bob Dylan. Poi è il momento dell’esordio assoluto sul palco per l’elegante Alessia Lembo, la quale prima con “L’uccisione di Babbo Natale” e “La ballata dell’amore cieco”, accompagnata da Minnella, raccoglie gli ampi consensi del pubblico presente.
Gran finale Made in Salento e dedica al compianto musicista Bernardini.
Successivamente arriva il momento del trio d’eccezione: la voce di Manuela Calcagnile, volto noto già da qualche anno e front woman del gruppo di musica popolare SIAKA; e poi alla chitarra Simone Orlando e Alessia Paladini alle tastiere per un’emozionate Geordie a voci alterne. La volata finale è lanciata dal trio Zecca (chitarra e percussioni), My e Baldi (voci) in una particolare e intima riproposizione di “Dolcenera”. Poi è il turno del duo Fanizza (chitarra ed armonica) e Vanessa Paladini (voce) che oltre ad omaggiare De Andrè con “Una storia sbagliata”, trascinano la platea sulle note de “El Bandolero stanco” di Vecchioni.
L’ultimo quarto di show prende le sembianze di una jam – sessions guidata sapientemente da Rocco Zecca, il quale sorprende tutti con un classico del repertorio salentino quale “Lu rusciu de lu mare” ed una dedica speciale al cielo per Bruno Bernardini, indimenticato artista e cantautore cesarino. Sembra finita, ma il colpo di coda conclusivo non poteva essere che “Il pescatore” di De Andrè da suonare e cantare indistintamente tutti dal palco. A tenere le fila della serata lo scrittore cesarino e per l’occasione nelle vesti di presentatore d’eccezione Raffaele Colelli, abile nel raccontare ed intrecciare storie di vita, parole e musica.
Creuza de ma, omaggio ai cantautori italiani in Biblioteca Alberti a Porto Cesareo
Venerdì 9 febbraio 2024 dalle 19:30 un grande appuntamento, una straordinaria serata di musica in “Biblioteca Alberti”, via Mascagni 20. All’opera vi saranno ben 12 artisti originari di Porto Cesareo che interpreteranno in chiave acustica, classici della musica d’autore italiana. L’idea e il conseguente progetto lanciato dalla Biblioteca Alberti è stato coadiuvato dall’Associazione “Santa Cesarea”.
In questi mesi numerose le serate di prove e di coordinamento della manifestazione che mira ad essere un evento che possa dare lustro all’arte dei nostri concittadini, e allo stesso tempo crei momenti di ritrovo ed aggregazione. La I Edizione di “Creuza de ma”, viottolo o mulattiera di mare in dialetto genovese, prende spunto dalla celebre canzone di Fabrizio De Andrè, considerato all’unanimità il padre del cantautorato italiano.
E poi Vecchioni, Branduardi, De Gregori e tanti altri a rendere il cast ancor più variegato. La gestione organizzativa dell’evento è a cura di Alessio Peluso (direttore Biblioteca Alberti) e Dario Dell’Atti (Presidente Associazione Santa Cesarea); presenterà lo scrittore Raffaele Colelli. L’evento è patrocinato dal Comune di Porto Cesareo.
Creuza de ma: di seguito gli artisti coinvolti e le canzoni proposte.
Alessio Greco (chitarra e voce), Italo Minnella (chitarra e armonica) e Daniele Colella (chitarra elettrica) – “Creuza de ma” e “Quello che non ho” di De André
Alessia Paladini (tastiera) – “La donna cannone” di De Gregori e “Caruso” di Dalla
Vincenzo Fanizza (chitarra e armonica) e Vanessa Paladini (voce) – “El bandolero stanco” di Vecchioni – “Una storia sbagliata” di De André
Italo Minnella (chitarra) e Alessia Lembo (voce) – “La ballata dell’amore cieco” di De André e “L’uccisione di Babbo Natale” di De Gregori
Simone Orlando (chitarra) e Manuela Calcagnile (voce) – “La voglia e la pazzia” di Ornella Vanoni – “Cu ti lu dissi” di Rosa Balestrieri
Simone Orlando (chitarra), Alessia Paladini (tastiera) e Manuela Calcagnile (voce) – in Trio per “Geordie” di Fabrizio De André
Rocco Zecca (chitarra e voce) – “Il dono del cervo” di Angelo Branduardi – “Scotta” (tastiera) di Niccolò Fabi
Rocco Zecca (percussioni) Roberta Baldi e Tamara My (voce) – “Dolcenera” di Fabrizio De Andrè e “Vivo” di Andrea De Laszlo.