Santa Teresa di Lisieux e il miracolo a Gallipoli
a cura di Massimiliano Dei Sommi
Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, detta di Lisieux, o come la chiamano a Gallipoli, Santa Teresina (per distinguerla da Santa Teresa d’Avila), al secolo Maria Francesca Teresa Martin Guérin, è nata ad Alençon in Francia il 2 gennaio 1873. Molto amata e invocata per la sua dolcezza di linguaggio che ritroviamo nella sua autobiografia “Storia di un’anima”, è famosa per i diversi miracoli compiuti già poco dopo la sua morte. In particolar modo il miracolo compiuto a Gallipoli nel monastero delle Carmelitane Scalze.
Tale miracolo narra che nella notte fra il 15 e il 16 gennaio 1910, l’allora Priora del monastero, madre Carmela del Sacro Cuore di Gesù era stata colpita da pleurite e si trovava a letto. Quando era avvolta da una forte febbre una voce femminile le disse: «Non temete, ciò che faccio è per il vostro bene, non per il vostro male». Continuando: «Dio si serve indifferentemente degli esseri del cielo come di quelli della terra: ecco, io vi porto cinquecento lire per sovvenire ai bisogni della vostra comunità». La Priora rispose: «Ma i debiti del convento sono solo di trecento lire!». Molto tempo dopo si scoprirà che quella strana voce apparteneva a S. Teresa di Gesù Bambino.
Essendosi destata dal letto, corse verso la cassetta delle offerte, che si trovava nella “stanza della ruota” e con immenso stupore vi trovò le cinquecento lire promesse! Madre Carmela dunque venne a conoscenza di Teresa di Lisieux, dopo che la Priora delle suore Marcelline di Lecce le fece dono dell’autobiografia della mistica francese, nota col titolo di “Storia di un’anima”.
Santa Teresa di Lisieux: “La mia via è sicura”.
Dalle ricostruzioni del dialogo tra madre Carmela e S. Teresina si rintracciarono alcuni elementi che permisero a questo miracolo di pervenire alla Congregazione per le Cause dei Santi. Di conseguenza essere ritenuto utile per il processo di beatificazione e poi santificazione di Teresa di Lisieux. Nel sogno, dopo aver consegnato il denaro, Teresa si era mossa per andarsene. La priora l’aveva fermata dicendo: «Aspettate, potreste sbagliare la via!», ma Teresa le aveva risposto: «No, no, figlia mia, la mia via è sicura, né l’ho sbagliata!».
Proprio questa affermazione ha dato una grande conferma a tutte le carmelitane, poiché proprio dieci anni prima, la piccola Teresa malata di tisi, prima di morire, aveva riferito alla Madre Superiora del Carmelo di Lisieux: «Se la mia via di fiducia e di amore è sospetta, vi prometto di non lasciarvi nell’errore. Io ritornerò per avvisarvi e, se questa via è sicura, anche voi lo saprete».
E proprio in questa visione a Madre Carmela dà la certezza della via intrapresa da Teresina e che quindi può essere seguita. Dopo una lunga malattia, muore il 30 settembre 1897. Viene beatificata il 29 aprile 1923 da papa Pio XI e proclamata Santa dallo stesso Pontefice il 17 maggio 1925.