Silvio Berlusconi nel bene e nel male: addio all’ex Premier e Presidente di calcio
La Redazione
Percorrendo le vie cittadine, tra i bar, nelle piazze, in TV, in radio, sul web. Dappertutto è giunta la notizia ufficiale della scomparsa di Silvio Berlusconi, da tempo malato di leucemia, all’età di 86 anni. Ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita presso il San Raffaele di Milano, dove in più circostanze era stato ricoverato per accertamenti o peggioramenti delle sue condizioni fisiche.
Per certi versi amato, per altri bistrattato, è indubbio che la sua influenza ed avvento in Italia non è passata indifferente. Nato il 29 settembre del 1996 ha saputo abbinare il ruolo di imprenditore lungimirante ad una forte ascesa in campo politico. Noto anche col titolo di cavaliere, quale Ordine al merito del lavoro ricevuto nel 1977, negli stessi anni ha iniziato il percorso imprenditoriale.
Era infatti il 1975 quando nasceva Fininvest, che dal 1993 diverrà Mediaset. Gli anni ’80 si dimostrano per lui molto floridi però, nel mondo del calcio, la sua grande passione. Divenuto Presidente del Milan, a pochi anni dall’onta della B per i rossoneri, li porta sul tetto d’Italia e del mondo. Con Arrigo Sacchi in panchina, calciatori-fenomeni del calibro di Van Basten, Gullit, Baresi, Costacurta e molti altri, entra a pieno merito nella storia del glorioso club rossonero.
Silvio Berlusconi: l’ultimo brillante successo sportivo col Monza calcio.
Nell’ottobre del 1993 decide di entrare ufficialmente in politica, mettendo un po’ da parte i successi sportivi. Fonda all’inizio del 1994 il noto partito Forza Italia, con il quale diventa per la prima volta (anche se per breve tempo) Presidente del Consiglio. Risulta colui che è rimasto in carica per più giorni, precisamente 3339. Il suo modo di comunicare, molto televisivo, sempre col sorriso, ha aperto la via ad un nuovo modo di fare politica per arrivare in maniera diretta agli elettori.
L’ultimo bagliore da uomo ed imprenditore navigato lo ha regalato al Monza del quale è proprietario dal 2018. Assieme al fedele dirigente di sport Adriano Galliani, lo ha riportato nella stagione 2022 – ’23 in Serie A, con una squadra competitiva e in grado di sorprendere.