CURIOSITA & NEWS

E voi ce l’avete un piano per il nuovo anno?

a cura di Laura Berardi – Dalla Rubrica “Cartastraccia

All’inizio dell’anno mi trovo a fare i conti con quella sottile malinconia che accompagna ogni conclusione di un capitolo e il conseguente nuovo inizio, rendendomi conto che le festività si sono volatilizzate troppo in fretta e bisogna riprendere a cercare lavoro, stabilità, risposte. Ogni anno passano prima, ve ne siete resi conto anche voi? Pensate si sia ristretto il calendario? Oppure siamo noi così distratti e indaffarati da perderci tra le lucine acquistate col Black Friday e i panettoni e i pandori mangiati tutto l’anno, anche a colazione, che quando arriva Natale già non li vogliamo più?

C’è stato un tempo in cui c’era l’attesa, si aspettava sempre qualcosa, il nesso tra fatica e ricompensa, il desiderio di ciò che non abbiamo. Che non avremo mai. Oppure sempre, basta abbassare il tenore delle richieste. Possiamo avere film, serie, poke, telefonini, viaggi low cost, terrazze fronte mare, partner per una notte o per un week-end, libri, musica, vacanze, amici, vocali, dolci e lucine senza aspettare le feste comandate. Però non possiamo avere promesse né certezze per sogni più grandi. Un mutuo, una casa, un contratto sicuro, il bel lavoro per cui abbiamo studiato, un progetto di vita condiviso.

Sarà per questo che ogni anno le feste arrivano prima e scappano via come il vento? Con buona pace di coloro che hanno ancora nel cuore la magia del Natale… Troppo rintontiti per far caso alle date. Troppo occupati a soddisfare piccole voglie per aspirare a piani più grandi. Per vedere il quadro d’insieme. Così, intorpiditi e sazi di junk food e di modesti piaceri quotidiani ci siamo scordati la vita che ci spetta, a cui dovremmo aspirare e per cui dovremmo combattere.

Avere solo un piano di riserva non è più sufficiente.

Perciò in questi tempi foschi e scivolosi di precariato assoluto e incertezza massima, la domanda è quanto mai lecita: voi ce l’avete un piano? Fino a ieri bastava un piano B per crogiolarsi in propositi di fuga e idee di riscossa contro il capo arrogante o la noia del solito tran tran. Oggi di piani ne servono almeno una decina, spingendosi oltre la metà dell’alfabeto, ché di certezze non ne abbiamo più ed è vitale farsi trovare preparati. Non è più voglia di evasione, è sopravvivenza. Se il piano B fallisce, bisogna poter contare sul C o il D, o meglio ancora tenere un piede su tutti, facendoli volteggiare come le palle di un giocoliere.

Queste poche parole non per darvi una lezione di vita, piuttosto per dirvi di essere tenaci e coraggiosi nella strenua ricerca del lavoro, che non è mai troppo tardi per essere felici. E sapete qual è un buon proposito per l’anno nuovo? Svegliarci dal sonno e ricominciare a sognare. Basta volerlo. E avere un piano. Buon anno a tutti!

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