La battaglia di Lepanto: lo scontro con i turchi
a cura di Francesco Paladini
Il XVII secolo era un periodo molto nero per le civiltà europee. La minaccia turca diventò una vera e propria realtà che costrinse i neo imperi appena nati a cercare una soluzione per fermare l’avanzata turca. Dalla conquista di Costantinopoli del 1453, i turchi avevano conquistato varie città e roccaforti, andando a indebolire i Veneziani. Avevano perciò ottenuto sempre più potere e controllo del Mediterraneo.
Lo stato pontificio allora decise di creare un’alleanza tra le potenze europee, creando così la Lega Santa, composta da Spagna, Stato Pontificio e Veneziani. Lo stendardo scelto, fu un drappo di damasco rosso su cui fu dipinto il Crocifisso tra gli apostoli Pietro e Paolo, benedetto dal Papa, consegnato all’ammiraglio Marcantonio Colonna in San Pietro l’11 giugno 1570.
La battaglia di Lepanto: ai numeri, i cristiani sopperirono con una migliore tecnologia.
A seguito di lunghe trattative con Filippo II, re di Spagna, sulla composizione della Lega e sull’assegnazione del comando, fu deciso, per appianare i dissidi, di affidare il comando a Giovanni d’Austria, di origini tedesche, ma ammiraglio e valido condottiero al servizio spagnolo. Lo scontro per bloccare l’espansionismo turco avvenne il 7 ottobre 1571, nelle acque del golfo di Lepanto.
La Lega Santa schierò 210 galere, mentre i turchi schierarono 265 tra galere e galeotte. Anche se superiori numericamente, la tecnologia delle navi era nettamente inferiore rispetto a quelle cristiane. Fu proprio questa differenza che permise alla flotta cristiana di vincere questa battaglia e fermare l’avanzata turca nel Mediterraneo occidentale. Il bilancio fu di 8000 morti e 15 navi distrutte per i cristiani e 25000 morti e 30 galere distrutte per i Turchi.
La battaglia di Lepanto non fu solo una guerra per il controllo del Mediterraneo, ma anche uno scontro di culture diverse e in contrasto da ormai molto tempo. Una vittoria ipotetica turca avrebbe permesso un’espansione della loro religione e cultura nell’Europa occidentale. Questa sconfitta segnò invece l’inizio della crisi secolare che portò alla sua scomparsa nel 1918.