Cannulicchi al brodo di scarcioppule
Noti in italiano come carciofi, è una verdura dal gusto particolare. Tanti i vantaggi che offre al nostro organismo.
a cura di Massimo Peluso
Il carciofo, nel dialetto salentino detto anche scarcioppula, è a pieno titolo una delle verdure più gettonate nelle preparazioni delle massaie, nonostante un gusto che non tutti, specie i giovani, tendono ad apprezzare. Si tratta di una pianta perenne durante l’arco dell’anno. Appartiene alla famiglia delle Asteraceae, dalla quale è possibile preparare numerose ricette e che offre grandi vantaggi al nostro benessere.
Vanta una storia ultra secolare ed intorno vi sono state costruite storie e leggende, oltre che essere stato fonte d’ispirazione in campo artistico e letterario. Molto probabilmente, i carciofi sbarcano in Italia grazie agli Etruschi. Si diffondono rapidamente essendo molto apprezzati in cucina, oltre che essere presenti nelle rappresentazioni murarie di alcune tombe dell’epoca ritrovate.
Ovviamente, il loro successo continua anche con gli antichi Romani, i quali non mancano di gustarli in vari modi, come ad esempio lessi nel vino. Arriviamo ai Greci, anch’essi amanti dei carciofi. La leggenda narra che Zeus, non trovando riscontro al suo amore per la musa Cynara, la trasforma in un carciofo e da qui il nome che oggi conosciamo; gli storici però, attribuiscono il nome all’influenza degli Arabi nell’Italia Meridionale.
La diffusione del carciofo, in tutto il bacino del Mediterraneo, fa sì che ne troviamo segni artistici in città anche distanti tra loro come le fontane del carciofo a Napoli e Madrid. Come anticipato, questo ortaggio fa davvero bene.
Infatti è ricco di vitamine del gruppo B e C, di sali minerali quali calcio, potassio e ferro e presenta molte fibre e antiossidanti. Insomma, un concentrato di benessere, a pochissime calorie. Favorisce la depurazione del fegato, le funzioni intestinali, la diuresi e rallenta l’assortimento degli zuccheri, rendendosi utilissimo contro il diabete.
Cannulicchi al brodo di scarcioppule: come prepararli?
Tra i vari modi di preparare quest’ortaggio dal fiore spinoso, vi consigliamo li “cannulicchi al brodo di scarcioppule“. Per la preparazione, innanzitutto pulire i carciofi togliendo le foglie esterne più dure e lasciando qualche centimetro di stelo.
Immergerli subito in acqua fresca per evitare che si anneriscano, risciacquarli e preparare una padella d’acqua. Qui i carciofi andranno in cottura insieme a qualche pomodoro a spicchi, prezzemolo, sedano, olio, sale ed uno sponsale fatto a pezzi non troppo piccoli.
Il tutto andrà cotto per circa un’ora e mezza, a fuoco lento, a seconda della grandezza dei carciofi. Siamo quasi pronti: cuocere a parte la pasta, ossia i nostri ditali (cannulicchi) ed impiattare con brodo abbondante e formaggio grattugiato. Il nostro primo piatto, a base di “scarcioppule” può essere degustato.