Il vescovo Caliandro, un uomo paziente e concreto
a cura di Vittorio Polimeno
Leggendo la cronotassi della nostra diocesi ci si accorge subito che dalla data della sua unificazione con la diocesi di Gallipoli, i vescovi che si sono succeduti sono stati tre, ad esclusione del vescovo regnante monsignor Fernando Filograna. Dopo una tremenda malattia infatti, nel 1999 il vescovo Vittorio Fusco morì lasciando la diocesi orfana del suo pastore. La Provvidenza volle che il suo successore fosse proprio il vescovo Domenico Caliandro, allora vescovo della vicina diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca.
Molti accolsero con gioia questa notizia perché già conoscevano monsignor Caliandro. Il 13 maggio 2000 dunque la diocesi di Nardò – Gallipoli, aveva un nuovo pastore. Egli diede subito dimostrazione delle sue virtù, in particolare la sua forte determinazione, la sua pazienza e la sua concretezza. Riorganizzò il clero diocesano nominando nuovi parroci, riorganizzò anche l’assetto parrocchiale di molti paesi istituendo unità pastorali ed erigendo nuove parrocchie.
Due azioni che lo resero alquanto impopolare tra i fedeli, ma egli seppe tenere ferma la mano sul timone e non si fece scoraggiare. Ricordo perfettamente che anche io ebbi qualche risentimento nei suoi confronti per aver spostato don Salvatore Nestola dalla nostra comunità. Come tanti infatti, non capii i motivi che spinsero il vescovo a tutti questi cambiamenti. Nel corso degli anni avendo acquisito una prospettiva d’insieme, ho avuto modo di ricredermi e di apprezzare le decisioni del pastore.
Uno dei primi atti che sottoposi al vescovo personalmente, fu quello di chiedere l’emissione di un decreto per affidare l’associazione di Protezione Civile, di cui allora ero responsabile, alla protezione della Madonna del Perpetuo Soccorso e lui fu felice di sottoscriverlo.
I numerosi momenti condivisi col vescovo Caliandro.
Un altro momento significativo fu quando sottoscrisse il decreto di nomina della mia presidenza di Azione Cattolica parrocchiale e vedendomi andare verso di lui a ritirarlo esclamò davanti a tutti: “Finalmente un presidente giovane!”. Ed ancora come non ricordare la solennissima Dedicazione della nostra chiesa parrocchiale arricchita del nuovo Presbiterio e dal cappellone del repositorio del Santissimo Sacramento.
Poi la storica visita pastorale del 2008, le varie occasioni d’incontro durante i raduni diocesani di Azione Cattolica e dei Corsi di Cristianità o i saluti che il vescovo D’Ambrosio mi affidò a Sydney da portare “in patria” a monsignor Caliandro di ritorno dalla GMG…
Ma quel che più ho ammirato di questo grande uomo è stata la sua capacità di essere determinato, nonostante la sua semplicità e le difficoltà alla guida della diocesi. Era solito prendersi cura della vigna del seminario e delle rose dei giardini della curia vescovile. Fu per me una gran sorpresa andare in curia in qualche occasione informale e trovare il vescovo in tenuta da agricoltore, mentre era intento in faccende da “pollice verde”.
La Divina Misericordia con la nostra diocesi è stata sempre generosa e anche in questo caso ci ha donato un pastore saggio e concreto. Con questo articolo intendiamo rivolgere a monsignor Caliandro, che dal 9 Dicembre 2022 ha rinunciato al governo dell’arcidiocesi di Brindisi – Ostuni per raggiunti limiti di età, i nostri migliori auguri per il suo periodo di riposo dai tanti impegni della sua vita sacerdotale ed episcopale. Siamo sicuri che l’impegno profuso in tutti questi anni sia stato frutto dello Spirito Santo e che continuerà a servire il Signore, se pur in sordina, per molto tempo ancora.