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Azione Cattolica a Porto Cesareo: dagli anni ’40 ai giorni nostri

a cura di Don Antonio Bottazzo

Per parlare dell’Azione Cattolica di Porto Cesareo è necessario conoscere chi l’ha proposta e il contesto in cui è nata. È stata istituita nel 1943 quando Vicario Curato di questo piccolo borgo era Don Cosimo Mele. Questo sacerdote aveva operato da vice – parroco nella parrocchia del Rosario di Copertino. In quella comunità l’Azione Cattolica era formata da laici che erano vicini ai dirigenti diocesani e a quelli nazionali.

Il parroco era uno dei più zelanti e noti della Diocesi, Monsignor Salvatore Nestola. Il Vicario Curato dopo un quinquennio di residenza, credette fermamente in questa associazione, ed insieme ad alcuni laici del tempo istituì l’Azione Cattolica in tutti gli archi di età.

Un decennio dopo, a prendere le redini della parrocchia, fu un altro sacerdote proveniente dalla stessa comunità copertinese e con la stessa formazione. Benché il borgo fosse povero e la parrocchia carente di laicato disponibile, il 1° parroco Don Lorenzo Marzio Strafella, accese i motori dell’entusiasmo, della buona volontà. Investì tutte le energie nel lanciare e consolidare quello che Don Mele aveva iniziato.

I presidenti che lo coadiuvavano negli anni ’50 e ’60 erano i laici più vicini e per lo più scelti direttamente dal parroco e non eletti dai soci, in quanto non poteva contare su un laicato disponibile e consapevole del ruolo da esercitare. In questi anni l’Azione Cattolica era divisa per settori: uomini, donne, fiamme bianche, rosse e verdi, piccolissime, beniamine ed aspiranti, gioventù maschile e femminile.

Nell’Azione Cattolica di Porto Cesareo l’impegno di alcuni laici da ricordare.

Non si possono dimenticare Trosolina Rizzello (1948), Antonio Giaccari, Consolata in Greco, Maria Teresa Presicce, Giuseppina Durante, Caterina Pietrarota, Leanza Grazia, Carmela Muci, Rita Specchia, Maria Teresa Peluso, Franco D’Andria ed Emma D’Andria, che hanno ricoperto il ruolo di presidenti dei vari archi di età.

Nel 1969 l’Azione Cattolica si dà un nuovo statuto e un unico presidente. L’impegno del primo parroco diventa ancora più forte. Con fatica guida l’associazione nel nuovo corso, fino alla fine degli anni ’70 circa, con tutti i settori. L’ultimo gruppo di giovani censito fu quello firmato da Giovanni Imperiale, Anna Rita Minisgallo, Silvana Rizzello ed altri, nel 1978.

Negli anni ’80 non si respira più nella chiesa la cristianità dei decenni precedenti e l’Azione Cattolica parrocchiale conosce un declino che rispecchia quello nazionale. Come affermava Monsignor Fusco, c’è un’errata interpretazione dell’ecclesiologia del Concilio che ha portato a vedere nell’Azione Cattolica o nell’associazionismo in genere, un ostacolo alla valorizzazione di tutto il popolo di Dio. Un qualcosa che introducesse divisione nella comunità.

Pertanto, come in gran parte delle parrocchie, in questi anni l’A. C. non ricopre un ruolo di primo piano. Questo successivamente ha fatto prendere coscienza dell’errore di sottovalutare l’associazionismo. Nella nostra diocesi il compianto Monsignor Fusco nel suo breve episcopato ha spinto per il rilancio di A. C. che nel passato ha formato tanti laici e santi.

A sinistra Claudia Di Gesù, a destra Maria Teresa Peluso.

La lunga trafila dei Presidenti dell’associazione nel tempo.

Negli ultimi venti anni l’Azione Cattolica nella nostra comunità si è interrogata, sperimentando varie forme di rilancio. Si è fatta conoscere l’associazione non come serbatoio di anziani, ma come famiglia composta da ogni età. I presidenti succedutesi nel tempo sono:

1962 – ’63 Carmela Muci

1976 – ’79 Desdemona Falli

1980 – ’86 Regina Colelli

1986 – ’91 Gina Nestola

1991 – ’97 Claudia Di Gesù

1998 – ’01 Gina Nestola

2001 – ’06 Claudia di Gesù

2006 – ’12 Giuseppe (Pino) Albano

2012 – ’18 Vittorio Fernando Polimeno

Dal 2018 ad oggi Alessio Greco.

L’entusiasmo e la forza propulsiva del parroco Don Lorenzo e dei dirigenti laici sono testimoniati anche dai laici di Casarano che ricordavano la partecipazione numerosa ai campi estivi quindicinali, organizzati dalla diocesi. In qualche canto composto dalle giovani si cantava: “Porto Cesareo la lunga via G. F. mia, G. F. mia”.

Così negli anni in cui nella nostra comunità l’A.C. era formata dai sessantenni e settantenni, molti giovani adulti che da ragazzi avevano militato, sia pur formalmente in questa associazione, sentono la necessità di associarsi e confluiscono in altre associazioni o movimenti, misconoscendo e ignorando che quello che cercavano, potevano trovarlo nella suddetta associazione, già esistente.

(confronta Vittorio Fusco, Nota Pastorale per un rilancio dell’AC, edizione AVE).

Comunque sia la buona volontà dei presidenti Claudia Di Gesù e Gina Nestola, che volevano e credevano nell’associazione, hanno trovato in Giuseppe (Pino) Albano, Vittorio Fernando Polimeno ed oggi Alessio Greco, uomini che formatisi hanno investito in tutti i sensi per rilanciarla.

Il primo decennio del 2000 i soci extra – associativi hanno attivato la formazione da laici, collegati ai dirigenti fondatori dell’Azione Cattolica Nazionale (Armida Barelli ed Elisa Sansonetti). Infatti l’insegnante Toma Vita, Rita De Micheli ed altri, hanno tenuto intere giornate per aiutare la nostra A.C. in questo rilancio e l’entusiasmo di oggi fa ben sperare.

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