Tetta Massa e la scuola, tra gli anni ’60 e ’80
In molti ricordano Antonia “Tetta” Massa a scuola, come bidella attivissima. Infatti grazie alla sua dedizione, tanti pescatori colgono l’importanza dell’istruzione di base.
a cura di Dario Dell’Atti
“Io e tanti altri pescatori di Porto Cesareo, dobbiamo ringraziare la Tetta Massa se oggi abbiamo il ‘passo di mare’. Andava casa casa, a convincere i pescatori dell’importanza della scuola. Parlava con i genitori, perché i figli potessero andare a lezione e non solo a lavorare, perché con il diploma potevi avere l’autorizzazione alla pesca, che oggi è una cosa fondamentale”.
Queste le parole di Giovanni, uno dei tanti ragazzi della scuola di “ieri’ che oggi rende omaggio ad Antonia “Tetta” Massa. Morta all’età di 87 anni, storica bidella di Porto Cesareo attiva tra gli anni ’60 e ’80.
Nacque a Leverano il 16 aprile del 1933 da una famiglia di contadini trasferitasi a Porto Cesareo nei primi anni ’40. Antonietta sin da bambina dovette subito rimboccarsi le maniche, andare a scuola, lavorare in campagna con il padre e ancora ragazzina imparò l’uso dell’ago e filo.
Gli anni del post – guerra e la perdita del marito.
La realtà degli anni post guerra, nel sud Italia come nella piccola comunità di Porto Cesareo era per tutti caratterizzata da stenti, fatiche e fame. Le lunghe giornate iniziavano all’alba e finivano a tarda sera. All’età di 18 anni Antonietta si sposò, ma la vita gioca brutti scherzi; e si complica quando solo dopo 8 anni di matrimonio, il marito Ottavio muore per un incidente stradale.
Con cinque figli da sfamare nella tragedia più nera, Antonietta rimase vedova, ma non si perse d’animo. Lavorò come contadina e la notte come ricamatrice per i “commessi” (ditte che subappaltavano tessuti da ricamare).
Negli anni ’60 finalmente la svolta: Antonietta fu chiamata a lavorare per la scuola elementare e media, inizialmente per pochi mesi, poi finalmente con contratto regolare. Colonna portante della scuola cesarina, da tutti ricordata per i suoi modi gentili, il sorriso e la parola buona che non lesinava mai.
La vita di Antonietta ci dimostra che il duro lavoro, la determinazione e l’impegno sono sempre ripagati. Così lo scorso 10 gennaio 2021 un altro pezzo della nostra comunità, nonché personaggio storico cesarino, ci saluta.