SPAZIO STORIA

Ghetti Segreti nel Salento: dove trovarli?

Tante le cittadine pugliesi coinvolte: da Brindisi ad Otranto, passando per i capoluoghi Bari, Taranto e Lecce.

a cura di Dario Dell’Atti

Il termine “ghetto” nella concezione contemporanea, indica un quartiere all’interno della città dove vivono persone, che nella maggior parte dei casi condividono cultura, religione o etnia. La storia vuole che i ghetti più famosi nelle città europee, erano per importanza e grandezza quelli ebraici. Se tra le mura della città di Roma e Venezia sorgevano i più grandi d’Italia, anche i centri storici delle cittadine Pugliesi, presentano le tracce di popoli (oggi) israeliani.

Grazie alle numerose fonti storiche, è confermata la presenza di comunità ebraiche a Brindisi, durante il periodo della Repubblica Romana; ma anche a Bari, Taranto, Lecce (quest’ultima oggi sede del Jewish Museum). Durante il periodo normanno, numerose erano le città che condividevano una pace cristiano – giudaica.

Museo Ebraico a Lecce.

Tra i ghetti segreti del Salento nota la “Porta degli Ebrei” ad Oria.

Tra queste vi erano Barletta, Otranto, Gallipoli, Monopoli ma soprattutto Trani. Quest’ultima nella “Giudecca” (una zona della città vecchia ancora visitabile) ospitava cortili, vicoli e antiche mura, disegnando uno dei centri più grandi del meridione. Inoltre ben 4 sinagoghe, convertite successivamente in chiese cattoliche.

Altri due ghetti segreti nel Salento, si trovano precisamente a Manduria ed Oria. Ancora oggi nel centro storico della città famosa per il “Primitivo”, possiamo trovare la Sinagoga e le tracce delle porte del ghetto costruite nel 1555. Fu Papa Paolo IV a istituire la legge che recintava, tramite la costruzione di porte, i quartieri ebraici di tutta Italia causando il forte ridimensionamento della vita economica e sociale. Ancora nel Salento, precisamente a Oria vi è la Porta degli Ebrei. Essa conduceva alla comunità ebraica della cittadina, una delle più fiorenti del mediterraneo fino al 1600.

Immagine di copertina relativa alla Porta degli Ebrei, Oria.   

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