Santissimo Crocifisso a Casarano e la storica Fiera
La Redazione
All’inizio del periodo autunnale si pone la festa del Santissimo Crocifisso a Casarano che, ormai da secoli, cade nella seconda domenica di ottobre. Abbinata alla ricorrenza, si tiene una grande fiera, un tempo molto rinomata. Dava la possibilità agli abitanti del circondario di rifornirsi di prodotti e viveri per il lungo periodo invernale. Oggi, in un contesto completamente diverso, in cui l’e-commerce e i grandi centri commerciali la fanno da padrone, le fiere tradizionali soffrono anche per la forte limitazione imposta dalle vigenti norme sanitarie a esporre bestiame ed armenti in contesti commerciali.
Comunque l’evento espositivo di Casarano mantiene il suo fascino. La sua popolarità e quella del Crocifisso è menzionata tra le grandi fiere ottobrine insieme a quelle di Miggiano e Ortelle. Quest’anno, per volontà del Comitato feste cittadino, oltre alle celebrazioni religiose che vedranno protagonista la meravigliosa barocca Chiesa Madre in cui verrà esposto il simulacro del Crocifisso della Pietà, copia identica di quello venerato a Galatone, saranno previsti eventi e manifestazioni esterne.
Durante la festa del Santissimo Crocifisso a Casarano l’opportunità di degustare i piatti della tradizione.
La giornata del 13 ottobre sarà allietata dall’esibizione del Concerto bandistico Città di Casarano. In serata il complesso di pizzica e musica tradizionale “Gli Indiavolati” in Piazza San Giovanni a partire dalle 21:00. La Santa Messa con la benedizione della reliquia sarà celebrata invece alle 19:00. Non mancherà l’immancabile spettacolo pirotecnico che chiuderà i festeggiamenti. Inoltre l’associazione Commercianti ed artigiani proporrà una mostra mercato delle attività casaranesi.
La ricorrenza del Crocifisso di Casarano in epoche passate detto “te lu citu” sarà l’occasione per molte famiglie casaranesi di gustare un tipico piatto della tradizione salentina, ma che qui trova la sua massima espressione: le cicureddhre a minescia con le quali si sposa armoniosamente la carne di maiale.
Pare che l’epiteto Curgifissu te lu citu derivi dal greco antico “Kytos” che vuol dire ‘còtica/cotenna’, praticamente la pietanza che viene gustata insieme alle cicorie selvatiche. La ricorrenza del Crocifisso risale al 1688 quando in una Chiesa del paese fu ritrovato un meraviglioso affresco della Crocifissione. Esso per diverso tempo dispensò miracoli, divenendo famoso in tutto il Meridione. I resoconti dei fatti miracolosi furono redatti da un notaio casaranese, Santo Leonardo Riccio, il cui manoscritto è conservato nell’archivio diocesano di Nardò.