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I primi Bar a Porto Cesareo: da fine ‘800 all’inizio degli anni ’60

a cura di Salvatore Muci

Era presente sicuramente sin dall’anno 1875, già in Cesaria, un locale del quale, i signori Raffaele Durante e sua moglie, Maria Cristina Matino, erano già titolari di un esercizio commerciale che molto probabilmente era sito nell’allora Piazza Salandra, dov’è oggi posto l’Hotel Miramare. Si trattava di una piccola pensione, dove ci si poteva ristorare, prendere una bevanda calda, fresca o ghiacciata, un caffè o gustare un gelato o una granita di limone in coppa ed anche riposare. Infatti, in quel tempo, il locale era anche un ritrovo dei cacciatori di passaggio dalla spiaggia di Cesaria.

In seguito l’eredità passò al figlio Rocco, che nell’anno 1891, risultava anche essere capo – rais della tonnara di Cesaria. E contemporaneamente insieme alla moglie, Maria Addolorata Albano di Giuseppe e Maria Rosaria Battista e al figlio Raffaele, gestivano la piccola pensione – bar gelateria.

In periodo fascista, c’era il bar d’Homus Martina frequentato da molta gente del paese, gelateria rinomata del tempo. Quando ci fu da parte del comune di Nardò, la bitumazione di varie vie del centro di Torre Cesarea, aprirono alcuni piccoli punti bar per la vendita di gelati e altro. Uno in Piazza Risorgimento, gestito dai fratelli Rizzello, che più tardi negli anni, spostarono in una loro proprietà sul corso Garibaldi.

Un altro nella nuova piazza della frazione di Nardò, dedicata al martire della Prima Guerra Mondiale, l’ufficiale di marina Nazario Sauro. Era gestito dalla vedova del caduto della II Guerra Mondiale, fante Rosario Rondinella, la signora Maria Falli e i suoi due figli, Santa e Pasquale. A principio della nuova via Garibaldi, c’era un bar – alimentari gestito da Salvatore Basile, dove si trovava il cono gelato a banco.

Natale a Porto Cesareo anni '60 - '70.

I primi Bar a Porto Cesareo: lo storico Eden e l’amato Giccu.

Ritornando alla famiglia Rizzello, a ridosso della piazza, aprirono tutti e tre i fratelli, Antonio, Cosimo ed Antimo, il “Bar dello Sport”, dov’era il ritrovo di tutti i tifosi della squadra di calcio locale. Sul territorio di Porto Cesareo, essendo il paese una nota località di villeggiatura, capitava che a volte persone che tutto l’anno gestivano un loro locale, in estate esercitavano la stessa arte in un locale diverso.

E’ il caso dei proprietari Rizzello, i quali a ridosso della nostra spiaggia, possedevano su concessione demaniale marittima, l’Eden Bar, impiantato lì nei primi anni ’60, su una zona d’irta scogliera bassa. Nei mesi di apertura da giugno a settembre, era il ritrovo di moltissimi giovani che giungevano da gran parte dei paesi limitrofi che circondavano la marina.

Era rinomato in tal bar, il gelato artigianale fatto con le loro mani, soprattutto la cassata. Più avanti, proprio al centro della famosa spiaggia, era ubicato un bar, posto su una grande rotonda, con tanti tavolini e sedie in legno, dove si potevano gustare ghiaccioli e gelati. Era gestito dal signor Francesco Zecca (Giccu) da Carmiano, anch’esso con concessione demaniale marittima da parte della Capitaneria di Porto di Gallipoli.

Altro locale sul demanio marittimo a Porto Cesareo, era il famoso “Bar Nautilus”. Era gestito dai signori Caterina e Carmine Pietrarota, di Giacomo e Teresa Fiore, da Ruvo di Puglia (Bari). Là si ritrovavano in molti a gustare il gelato e granita di caffè con panna in coppa. Gli stessi avevano la medesima concessione sull’isolotto “O scoglio della Taverna” (sito nel porto di Levante, a ridosso della banchina piccola sul lungomare). Lì vi era una rotonda con tavolini e sedie con banconi del gelato Alemagna. Nella Torre Cesarea di metà anni ’60 sulla via Garibaldi, di fronte al tabacchino di Emma Pasanisi, vi era un bar gestito dal signor Rocco De Pace.

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