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Santi Pietro e Paolo a Galatina: settimana di culto e leggenda

a cura di Federica Carpentieri

Santu Paulu meu de le tarante Ca pizzichi le caruse a ‘mmenzu ll’anche

Galatina città d’arte e sede della festa dei Santi Pietro e Paolo, una delle più sentite feste patronali del Salento, consegna il ritmo e le parole di questa pizzica salentina nel tempo. Lo fa attraverso il folklore e le tradizioni popolari. Regala ai suoi cittadini e ai turisti incuriositi, la rievocazione di ciò che accadeva ogni anno il 29 Giugno, quando le “tarantate” chiedevano la grazia a San Paolo.

La famosa Festa di San Pietro e Paolo ha inizio proprio dalla Chiesa Madre, situata appunto nella Piazza San Pietro. La leggenda narra che sia San Pietro che San Paolo si fossero fermati a Galatina durante i loro viaggi di evangelizzazione del mondo. Proprio nella Chiesa Madre è conservato un grande masso su cui San Pietro si sedette per riposare durante una delle tappe salentine nel suo viaggio da Antiochia verso Roma.

Si racconta che in una notte tempestosa San Paolo arrivò a Galatina e fu accolto in casa da un cittadino galatinese. Il Santo, per ringraziarlo dell’ospitalità, fece sì che l’acqua del pozzo di quella casa divenisse miracolosa. L’uomo gli dedicò perciò una piccola cappella nella propria casa. Da allora tutti i tarantolati si recavano nella cappella di San Paolo per chiedere la grazia della guarigione dal morso delle tarante.

Sembravano come indemoniate, le “tarantate”, per lo più contadine e donne vestite di bianco che lavoravano il tabacco. L’unico antidoto per liberarsi dal “veleno” era quello di portarle allo sfinimento, quasi rapite da balli catartici, tra pazzia e nevrosi.

Le annotazioni dello studioso De Martino.

Il De Martino, che studiò a lungo questo fenomeno, ne “La terra del rimorso” parla di episodi di isteria che in realtà non avevano attinenza col morso del ragno, ma erano legati a mal d’amore, problemi familiari e tutte quelle sofferenze che attanagliano la vita di ogni essere umano.

Pare che ancora all’inizio del secolo scorso i traini con sopra le tarantate si recassero alla chiesa di San Paolo di Galatina dove le persone morse dal veleno potevano bere l’acqua miracolosa del pozzo e chiedere al Santo di concedere il miracolo della guarigione.

La memoria di questi eventi, che racchiudono leggenda e tradizione insieme, vengono celebrati attraverso canti e balli durante la festa inaugurale del 28 Giugno. Raccontano ciò che è diventato un vero e proprio fenomeno, quello del tarantismo.

Santi Pietro e Paolo a Galatina: appuntamenti da annotare.

28 giugno

19:00 Santa Messa presieduta da Don Dario De Pascalis

20:00 Processione dei Santi Patroni

21:30 Rientro processione e accensione luminarie

22:00 Esibizione in Piazza San Pietro, dove sarà allestita la cassarmonica della Banda San Gabriele dell’Addolorata di Noha

22:30 Antonio Castrignanò e Taranta Sounds presso Piazza Alighieri

23:30 Scazzacatarante, musica popolare in Piazza San Pietro

01:00 La notte delle Ronde

29 giugno

09:30 Santa Messa presieduta da Padre Francesco Neri, arcivescovo di Otranto

19:00 – 20:00 Musica per le strade con la Banda San Gabriele dell’Addolorata di Noha

21:15 Orchestra Giovanile, scuola Giovanni Pascoli di Galatina in Piazza San Pietro

21:30 Nui … nisciunu, spettacolo di pizzica in Piazza Alighieri con la danzatrice Silvia Greco da Porto Cesareo

22:00 Santi Pietro e Paolo on the Rock – Orchestra di fiati di San Gabriele. Dirige la M° Loredana Calò

23:00 Accasaccio Band in Piazza Alighieri

01:30 Spettacolo pirotecnico, punto di osservazione in via Lago di Garda

30 giugno

20:00 Convegno sui Santi Influencer (Pietro e Paolo apostoli), presso l’ex Convento delle Clarisse, Piazzetta Galluccio

21:00 Badisco in Piazza San Pietro

21:30 Jonica popolare

22:00 Alex Britti in concerto presso Piazza Alighieri

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