Sant’Antonio da Padova: catena di eventi in tutto il Salento
a cura di Alessio Peluso – Immagine di copertina durante la processione a Padova
Sant’Antonio nacque a Lisbona nel Portogallo, il 15 agosto 1195. Suo padre fu Martino dei Buglioni, sua madre Maria di Taveira, entrambi di stirpe nobilissima, ma soprattutto devoti. Al battesimo fu chiamato Ferdinando. Educato dalla madre, fu poi affidato ai canonici della Cattedrale di Lisbona, coi quali progredì nella fede e iniziò a studiare.
A 15 anni si ritirò dal mondo presso i Canonici regolari di Sant’Antonio, ma per sfuggire alle insistenze degli amici che lo volevano fuori dalla vita religiosa, chiese ed ottenne il trasferimento a Coimbra. Divideva il suo tempo tra preghiera e studio, in particolare della Sacra Scrittura. Dopo aver visto le reliquie dei francescani che operavano nell’ordine di San Francesco, da poco istituito, cominciò a desiderare di farne parte. Così nel 1221 vi entrò e da Ferdinando decise di chiamarsi Antonio, nome sacro al convento.
Sempre umile cercava di nascondere i suoi talenti fino all’età di 26 anni, quando per la prima volta si trovò a dover parlare in una riunione religiosa a Forlì. Tutti rimasero colpiti dalle sue celesti e sapienti parole, tanto che lo stesso San Francesco lo inviò a Vercelli per studiare teologia e poi in giro per l’Italia ad insegnare, tra cui la città di Padova.
Sant’Antonio da Padova, sorprendente predicatore.
Ma egli sentiva nella predicazione la sua grande vocazione. Ad esempio nel 1227 a Roma predicò a gente di lingue e nazioni diverse, proprio come nel giorno di Pentecoste per gli apostoli. Papa Gregorio IX commosso, lo salutò col titolo di Arca del Testamento. La serie di miracoli è lunghissima sia da vivo che da morto, con i fedeli che gli attribuirono il titolo di Santo dei Miracoli.
Dopo Francia e Italia si ritirò sul monte Alvernia, dove San Francesco ebbe le stimmate. Poi, ispirato da Dio, Sant’Antonio tornò a Padova sentendo il richiamo dell’ultima ora e lì vi scrisse i Sermoni. Morì il 13 giugno 1231 a 36 anni, giorno in cui viene celebrato.
Fa eccezione a questa data nel Salento la cittadina di Monteroni di Lecce del quale è Patrono: infatti nel XVI secolo, giugno per i contadini rappresentava il momento della mietitura. Per questa ragione i festeggiamenti furono posticipati alla seconda domenica d’agosto.
Gli appuntamenti principali in onore a Sant’Antonio tra sacro e profano.
Alessano
18:30 Santa Messa e a seguire processione tra le vie del paese accompagnata dal concerto bandistico “Associazione Musicale Palma”.
Chiesanuova
21:30 Zucchero Tribute band in Piazza Immacolata
23:30 Spettacolo pirotecnico
Collepasso – Parrocchia “Cristo Re”
19:00 Processione rionale con il simulacro
19:30 Santa Messa e benedizione del pane
20:00 Apertura Street Food
20:30 Accensione della Focara
21:30 I Calanti in concerto
23:30 Spettacolo pirotecnico
Felline
19:00 Santa Messa
19:45 Processione tra vie del paese, accompagnata dalla banda musicale “Città di Alezio”. Alla fine del corteo spettacolo di fuochi d’artificio.
Lecce – Santuario Sant’Antonio di Padova a Fulgenzio, via Imperatore Adriano 79
09:00 Arrivo del complesso bandistico “C. Strafella” di Salice Salentino
17:00 Spettacolo del gruppo Sbandieratori e Musici Città di Oria Rione Lama
21:00 I Malfattori, spettacolo comico, nel piazzale convento
Morciano di Leuca
18:30 Santa Messa e processione tra le vie del paese. Suonerà la banda “Città di Matino”.
21:00 Working in progress, cover band dei Nomadi presso la villa comunale
Nardò
19:00 Solenne Celebrazione eucaristica animata dalla Schola Cantorum “San Gregorio Armeno“
20:30 TV Color, musica in piazza Sant’Antonio e degustazione di pettole
Parabita
21:30 I Kalinka in concerto, gruppo di musica popolare. A seguire spettacolo pirotecnico.
Poggiardo
19:30 Santa Messa solenne e a seguire processione per le vie del paese, con il Sindaco Antonio Ciriolo che consegnerà simbolicamente le chiavi della città al Santo. Presterà servizio la banda “Amici della musica” di Ortelle.