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Carnevale a Porto Cesareo 2024: spettacolo boom, tra allegoria, tema natura e premi

La Redazione

Aggiornamento domenica 18 febbraio h 21:10

Non ha tradito le attese e le aspettative il “Carnevale in Allegria” 2024 andato in scena a Porto Cesareo. Lo spettacolo carnevalesco è ufficialmente partito intorno alle 16:15, con due ali di folla festanti ai lati, ad accompagnare ben 5 carri allegorici e 3 cortei. La manifestazione è proseguita attraversando il cuore della marina jonica: da Torre Cesarea, a via Silvio Pellico, passando per via Garibaldi, dove una volta giunti in Piazza Risorgimento la festa è proseguita a suon di goliardia, coriandoli, maschere bizzarre e scenografie. Ma chi erano coloro che hanno preso parte all’edizione 2024? Andiamoli a conoscere attraverso il tema scelto e il premio aggiudicato.

Premio per premio alla scoperta di chi ha reso possibile lo spettacolo proposto.

MASCHERA SINGOLA PIU BELLA: il premio va alle “Cugine dei Cugini di Campagna“, le quali hanno scelto un’ambientazione musicale tipica degli anni ’60, fatta di colori sgargianti.

CORTEO MIGLIOR RISATA: il premio va all’“Arca di Noè”, gruppo composto principalmente dai bambini di Azione Cattolica Ragazzi. Vari i ragazzi che hanno scelto il loro animale preferito da inscenare.

MIGLIOR COREOGRAFIA: il premio se lo aggiudica “Il Mondo“, con il loro carro che è entrato in pompa magna in Piazza Risorgimento sulle note di “Heal the world” di Michael Jackson e le bandierine provenienti da ogni parte della terra.

COSTUMI DI GRUPPO PIU BELLI: il premio va ad “Avatar”, con uno sfondo e una scenografia che ha fatto del blu il suo punto di forza.

CORTEO CARRO PIU SIMPATICO: il premio è per il “Riciclo Cesarino”, formato dal gruppo UNITALSI guidato da Marinella Nestola.

CORTEO PIU ECCENTRICO: il premio è per i “Mare Moto Social Club“, gruppo che ha omaggiato i motociclisti sulle note hard rock degli ACDC.

PREMIO A SORPRESA: doppietta per “Il Mondo“, che a detta della giuria presente ha emozionato con la scenografia presentata.

PREMIO PIU ORIGINALE: se lo aggiudica “Madre Natura“, con il verde a dominare la scena. L’equipe era composta dai genitori della Scuola dell’Infanzia locale.

PREMIO PIU BELLO: è “One Piece” ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento. Chiaro il riferimento al noto manga e poi noto cartone animato molto apprezzato.

Carnevale a Porto Cesareo: domenica 18 febbraio si recupera ufficialmente.

Aggiornamento lunedì 12 febbraio h 17:00

Dopo il rinvio, causa week-end all’insegna di forti venti e pioggia in tutto il Salento, il comune di Porto Cesareo ha ufficializzato la data del recupero per l’attesa sfilata del “Carnevale in Allegria” 2024. Appuntamento dunque per domenica 18 febbraio dalle 15:00 con ritrovo generale presso lo Scalo d’Alaggio. Sempre nella stessa giornata, ma in mattinata avrà luogo la Maratona delle Tre Torri, gara agonistica, ma aperta anche agli amatori per una domenica all’insegna di sano sport prima, divertentismo e goliardia poi. Ovviamente auspichiamo che il bel tempo sia il protagonista e collaboratore principale della giornata.

Aggiornamento sabato 10 febbraio h 12:30

Giunta in mattinata la nota ufficiale del Primo Cittadino Silvia Tarantino, con la quale si conferma il rinvio dei carri carnevaleschi a Porto Cesareo, previsti per domenica 11 febbraio. Sfortunatamente l’ultima settimana dal clima mite e soleggiato, come da previsioni meteo degli esperti, si conclude con un sabato e domenica all’insegna di vento e possibili piogge. Ovviamente aggiorneremo sulla nuova data appena arriveranno nuove indicazioni ufficiali.

Tradizioni, sano divertimento e cucina casereccia. Andava così in scena il Carnevale a Porto Cesareo negli anni ’70.

a cura di Salvatore Muci

Nell’allora frazione neretina, dagli anni del dopoguerra ai primi ’70, dal periodo post – feste natalizie, fino al pre – Quaresima, che va dal 17 gennaio, festa di San Antonio Abate sino al giorno precedente il mercoledì delle Ceneri, continuamente a Porto Cesareo si svolgevano festini e feste di Carnevale; anche se dopo c’era un prolungamento, il sabato e la domenica della “Pentolaccia”, (la famosa pignata).

Sin dal primo giorno si vedevano per le strade, ragazze e ragazzi vestiti con abiti che un tempo usavano i loro nonni e genitori. Il volto coperto da pittoresche maschere che compravano nelle mercerie, negozietti di quel tempo. Si trovavano nelle viuzze del centro storico, della “Korea” o della “Cina”, zone periferiche di Torre Cesarea.

Ogni giovedì, sabato e domenica, nelle tante case si svolgevano i festini. I più si recavano sino a quelle abitazioni, vestiti in maschera e non. Si ballava, si scherzava e si schernivano tra loro; inoltre si gustava la cucina delle signore di quel tempo presenti alla cerimonia, adatta al periodo del Carnevale. Si cucinava molta carne, la verdura di campagna come si usava farla nelle loro case.

Naturalmente c’erano i dolci del Carnevale e la frutta dei loro giardini. Tante volte, in un angolo del paese si riunivano in tanti, donne e maschi, circa una trentina, accompagnati con strumenti musicali. La fisarmonica in primis, organetti oppure chitarre, e di sera in corteo fino alle masserie dell’Arneo, Colmonese, Belvedere, Trappeto, Corti Rossi, arrivando persino a Colarizzo.

I personaggi di Carnevale a Porto Cesareo: da Rocco Parente a Giuseppe Salamac, a Mimmi Russo.

E là si incontravano e restavano con le persone che vivevano da quelle parti, divertendosi da morire, non dimenticando mai quelle serate memorabili. E in ultimo, il giorno di martedì grasso, per le stradine di una volta, molte ancora non asfaltate, un carretto; forse di quelli tirati da cavalli e asini dei contadini presenti nel territorio tanti anni fa.

Era colmo di persone, uomini e donne, con vesti bizzarre sopra e mascherati, impossibile riconoscerli. Si sentivano inconfondibili, tanti stornelli, recite di scherni e sfottò. Dopo è impossibile non ricordare taluni personaggi che erano presenti su quei carri o intorno. Facevano ridere a crepapelle, in quei giorni, l’attenta folla di Porto Cesareo.

Rocco Parente, persona molto cordiale con la gente, il buon Giuseppe Salamac, famoso come “Mesciu Pippi firraru”. E poi il bravo Mimmi Russo, interpreti della Porto Cesareo di un tempo piena di bontà e solidarietà.

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