CURIOSITA & NEWS

Primo sms della storia? “Merry Christmas” nel lontano 1992

a cura di Aurora Paladini

“Merry Christmas”. Ebbene sì, un augurio di buon Natale. Era il 3 dicembre 1992 quando l’Orbitel 901, un telefono GSM, riceveva nel Regno Unito il primo SMS della storia: un semplice “Buon Natale“. Un’innovazione tecnologica tutta europea, rimbalzata tra ingegneri finlandesi e tedeschi. Persino allora gli scettici nei confronti del progresso tecnologico gridavano a gran voce l’inutilità degli SMS, acronimo di short message system. In fondo, perché digitare un messaggio quando si poteva fare una telefonata?

Come accade sempre in questi casi, la storia ha poi però dimostrato che le innovazioni seguono la loro strada a dispetto di quanti tentino di ostacolarle. Nonostante ciò, è anche noto che niente in ambito tecnologico resta immutato. Al contrario, tutto si evolve velocemente e così è stato anche per gli SMS. Nel momento in cui nei cellulari, diventati intanto smartphone, è stata integrata la possibilità di connettersi efficientemente a Internet, gli SMS, il T9, i 4000 messaggi gratuiti (che tutti inserivano nella loro offerta) sono lentamente diventati un ricordo.

Dal primo sms della storia all’evoluzione tecnologica continua.

Al loro posto hanno preso il sopravvento le applicazioni di messaggistica istantanea come WhatsApp, Telegram, ecc., sistemi di telecomunicazione in tempo reale che operano tipicamente attraverso Internet. Nonostante la popolarità di questi sistemi, gli SMS sono sopravvissuti in parallelo. Tuttavia, questo potrebbe presto cambiare. Infatti, negli ultimi anni il colosso Google ha investito nella tecnologia RCS (anche questa legata a Internet) mirando a trasformare i semplici SMS in un’esperienza più ampia per l’utente, che potrà accedere a molte funzionalità, tipiche delle applicazioni di messaggistica istantanea più conosciute, direttamente dall’applicazione dello smartphone dedicata ai messaggi.

Già adesso per molti utenti è possibile passare alle chat RCS. Che sia l’inizio di una nuova rivoluzione? Si vedrà. In realtà, però, la curiosità più grande non risiede nello scoprire che impatto tutto questo avrà sulle app che siamo ormai abituati a usare, ma proprio nello scoprire quale sarà la sorte riservata agli ormai ultratrentenni SMS.

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