Scarcella pugliese, il regalo ideale per la Pasqua
a cura di Massimo Peluso
Sono davvero numerosi i dolci che inebriano il palato durante il tempo pasquale. Uno in particolare, è proprio sinonimo di tradizione pugliese: la Scarcella, in dialetto detta scarcedda. Questo prodotto, vanta molto successo da un punto all’altro della nostra regione, partendo dalla Daunia, passando per i cugini tarantini, sino al Salento dove, per la gioia dei più tradizionalisti, è protagonista sia nelle preparazioni caserecce delle massaie d’esperienza, sia nelle pasticcerie e panifici.
Col tempo, si è anche adattato alle esigenze dei più piccoli con le decorazioni a base di ovetti di cioccolato colorati, rendendolo dunque un dolce (se così si può definire) adatto davvero a tutte le fasce d’età. Difficile scorgerne con esattezza la storia e di conseguenza le origini, per cui proporremo alcune delle ipotesi più plausibili.
Due suggestive ipotesi sulla provenienza del nome.
Si sostiene, ad esempio, che provenga dal periodo medievale, nel quale aveva forma simile alla ciambella e dalla quale ne deriverebbe il nome. Per i tarantini, invece, Scarcella è un derivato del verbo scarcerare ed ecco il motivo per il quale le uova sono incarcerate dai listelli della pasta in attesa di essere liberate, così a simboleggiare la risurrezione e la vittoria sul peccato originale. Ovviamente, la presenza delle uova può anche indicare la rinascita, la fecondità o comunque una nuova vita, in quanto da esse si avrà un pulcino.
Un’altra ipotesi più suggestiva, ci porta direttamente in Francia. Infatti, la Scarcella sarebbe molto simile ad una borsetta da cui prenderebbe la forma, utilizzata intorno al 1100, con etimologia transalpina e utilizzata per contenere beni preziosi durante i lunghi viaggi. La scarcedda che probabilmente nasce a forma di ciambella con un uovo, in passato veniva preparata anche nella variante a tre uova per le famiglie nobili, le quali erano solite scambiarsi il biscotto come regalo pasquale e spesso era anche il dono ideale tra le coppie di fidanzati.
Scarcella pugliese: come prepararla scegliendo la propria forma preferita.
Oggi, le forme della Scarcella sono le più disparate: cuori, colombe, fiori ed anche le decorazioni non son da meno. Ad esempio frutta secca, confetti, cioccolatini e zucchero colorato ma, vogliamo consigliarvi come prepararne in casa una semplice a forma di ciambella.
Per la pastella, mescolare mezzo chilo di farina 00, 120ml di latte, mezza bustina di lievito per dolci, 150 gr di zucchero, aggiungere gradualmente 100 ml d’olio, un uovo ed impastare sino ad ottenere un composto ben amalgamato e non troppo soffice. All’occorrenza si può utilizzare il latte per ammorbidire.
Creare una ciambella, porla su di una teglia, inserire una o due uova, ricoprirle con due listelli di pasta. Poi infornare a 180° per almeno 50 minuti. Una volta sfornata e raffreddata, ricoprirla con una glassa composta da un albume d’uovo, succo di limone e zucchero. Basterà decorare con qualche confetto colorato o alcuni ovetti di cioccolato ed il successo sarà garantito.