CALCIO CESARINO

Salvatore Rizzello: bomber di razza, a Porto Cesareo e non solo…

a cura di Alessio Peluso

Hanno appena segnato un gol e provano un’allegria così perfetta che entra nel corpo, lo pervade, sembra irreale ed è, naturalmente, immeritata. Nessuno merita tanto. I goleador vivono per questa poderosa follia eppure non riescono a spiegarsela. Nessuno può riuscirci“. Eduardo Galeano, giornalista uruguaiano fa da apripista a uno degli attaccanti più ricordati nel panorama cesarino tra la fine degli anni ’60 – ’70.

È il 4 di settembre 2020 quando Salvatore Rizzello (Antonio Salvatore all’anagrafe), è nostro ospite all’interno della “Biblioteca Alberti” a Porto Cesareo. Lo sguardo, il modo di vestire e il portamento è quello di sempre. Nato il 16 agosto del 1947, a soli 10 anni inizia la sua avventura in seminario a Nardò e presso i Salesiani. Saranno tre lunghi anni, nei quali può sperimentare la gioia delle prime sfide a calcio, che si tenevano ogni 15 giorni.

La passione e la chimica per il pallone sono trasmesse da Ludovico Calabrese, lo zio, il quale militava nel Novoli. Giocare, divertirsi, segnare facevano parte del DNA di Salvatore, pronto a cogliere la bravura dei ragazzi più grandi, osservandoli. È quanto accade nei pressi dell’attuale lavaggio di Franco Cagnazzo, dove era adibito uno dei classici campi di fortuna, dei quali abbiamo già argomentato.

Da Toto Peluso, portiere e figlio d’arte di Mesciu Frangiscu scarparu, ai difensori Toto D’Andria e Toto Muci, fondatore del ristorante “Al Grottino”; Ciccio Latino e Nuccio Spagnolo gli esterni, in avanti Antonio, titolare dello storico ristorante “Il Gambero”. Sfide miste, talvolta casuali, a cui partecipavano anche i villeggianti: possiamo citare De Giorgi originario di Lecce e il radiologo di Martina Franca, Antonio Martina.

Un singolare incontro di fortuna, realizzato a Torre Chianca.

Singolare quanto accade agli inizi degli anni ’60: è in programma una prestigiosa amichevole contro il Copertino e i cesarini non volevano sfigurare. Teatro dell’incontro diventa Torre Chianca, certamente non attrezzata per disputare una partita di calcio. Le antenne per vele, trasferite da Porto Cesareo via mare, saranno fondamentali per la costruzione delle porte. Quanto terminò il match resta un mistero, permane il fascino di un incontro organizzato grazie alla fantasia e buona volontà dei cesarini.

Intanto Salvatore Rizzello continua il suo percorso sportivo, allenandosi spesso e volentieri con gli amici in “Piazza Risorgimento” e Piazzale “Pro Loco”, col pallone gentilmente offerto da Salvatore Cagnazzo, figlio del farmacista del paese Francesco (Ciccio) Cagnazzo. Imparare a non rompere i vetri delle case circostanti, lo aiuterà ad avere una maggiore padronanza nella precisione e potenza del tiro.

Ben presto si accorgeranno delle sue qualità: ambidestro, capacità di dribbling nello stretto, dare profondità alla squadra con i giusti movimenti nello spazio, ma soprattutto un’elevazione e uno stacco aereo fuori dal comune. A soli 15 anni inizia un anno di preparazione con il Leverano, ma qualcosa si inceppa.

La società vuole trattenerlo, anche se i contratti del tempo erano a tempo indeterminato. Salvatore sente forte il richiamo dei suoi compagni cesarini: Antonio De Pace, Salvatore Calasso, Federico Calasso, Anselmo Muci, Felice Greco, Antonio Basile e Pietro Latino, formeranno insieme a Salvatore Rizzello una colonia cesarina trasferita in blocco ad Avetrana.

La prima grande avventura per Salvatore Rizzello si chiama Avetrana.

E a 16 anni incomincia l’avventura. Nelle prime due stagioni la formazione biancorossa naviga tranquilla alle spalle delle grandi, per poi essere assoluta protagonista nel corso del terzo anno con il blocco cesarino sugli scudi. È un appassionante testa a testa con formazioni quali Sava, Monteparano e Ceglie Messapica.

Alla fine della stagione alle spalle del Ceglie Messapica, primo in classifica, vi è l’Avetrana. E nel giorno della promozione esplode la festa per l’approdo in Seconda Categoria. Per Salvatore Rizzello è una stagione da incorniciare, con 25 reti all’attivo e una storica manita al Lizzano, con un roboante 7 a 0!

Restano indelebili i confronti diretti con il Ceglie Messapica. In particolare un gol dell’Avetrana siglato in trasferta scuote ancora la memoria calcistica di Salvatore: corner battuto dalla destra, tagliato e preciso, con Salvatore anticipato nettamente sul tempo da Tobia Castagnanova, suo compagno di reparto, con un futuro nel Brindisi calcio.

Noto per la sua efficienza aerea, è una delle rare occasioni in cui Salvatore vede rubarsi in maniera così abile e repentina il tempo. Tra gli altri bomber del tempo vale la pena ricordare Antonio Buccoliero, del Sava, tra i candidati a contendere il titolo di cannoniere stagionale allo stesso Salvatore.

Nel frattempo la società avetranese prepara al meglio il grande salto con acquisti mirati e l’obiettivo di essere competitivi anche in Seconda Categoria: arrivano D’Enrico, Bardinella, Mosca, Setaro, Ferrante dalle giovanili del Taranto e Calabrese portiere proveniente dal Novoli. Quest’ultimo si guadagnerà la fascia di capitano. Per Salvatore Rizzello è l’ultima stagione, prima del richiamo di casa.

Il richiamo di casa con il Porto Cesareo iscritto in Terza Categoria.

Porto Cesareo è ufficialmente iscritto da qualche anno alla Terza Categoria ed è un’occasione imperdibile, pur rinunciando a un buon compenso economico che la società avetranese è in grado di fornire. Il Porto Cesareo in quell’annata navigherà nelle prime posizioni, senza però centrare l’obiettivo promozione. Gran parte delle vicende sportive saranno poi riportate sul “Pungolo Sportivo” a cura di Raffaele Sambati.

Riportiamo un titolo che a distanza di oltre 50 anni è emblematico: “Ventidue maschere di fango”. Il riferimento è al match disputato sotto una neve che cade copiosa e raggiunge i 10 centimetri di altezza. È evidente che con lo scorrere dei minuti il terreno assumerà le vesti di fango, nel quale i 22 calciatori – gladiatori si daranno battaglia.

A fine stagione Salvatore Rizzello, nonostante un anno positivo, decide di ritornare ad Avetrana, ma durante l’estate accade qualcosa che vale la pena ricordare. Infatti le abilità da bomber di razza, in grado di garantire almeno 20 gol a stagione, non erano sfuggite al Manduria, formazione con la quale spesso si disputavano sfide infrasettimanali di preparazione al campionato, il giovedì.

Al trasferimento si oppone in maniera netta la tifoseria dell’Avetrana, che non vuole perdere nuovamente il suo attaccante di riferimento. È un gesto d’affetto del quale Salvatore Rizzello può andare ancora fiero. A livello di cronaca è da sottolineare come in quell’annata il Manduria otterrà la promozione in Quarta Serie, un treno che Salvatore non coglierà.

C’è poi da aggiungere sul contenzioso tra la società e i tifosi, che quest’ultimi riusciranno a far prevalere le loro ragioni, ma risulteranno cruciali i buoni rapporti diplomatici tra Avetrana e Manduria, per fare dietrofront su un affare già concluso.

Bomber Rizzello con la maglia dell’Avetrana: è il quinto in basso, a partire da sinistra.

Salvatore Rizzello: tra Monteroni, San Pietro in Lama e Lizzanello.

L’anno successivo l’approdo a Monteroni in Seconda Categoria. Altra stagione importante conclusa al secondo posto, al fianco di compagni come Gianni Buttazzo e Antonio Bracciale, il capitano, che Salvatore ricorda con particolare affetto. I buoni risultati sul campo non sono sufficienti all’attaccante cesarino per restare al Monteroni: una nuova storia extra-calcistica, destinazione San Pietro in Lama, in Terza Categoria.

È un anno trionfale concluso con la vittoria del campionato e 25 reti all’attivo. Qui il ritrovo nel biennio trascorso, con Luigi Fanizza stopper elegante (poi sindaco a Porto Cesareo) e Romolo Peluso, noto comandante dei vigili nella vita, mezz’ala tecnica e di qualità sul campo.

La positiva avventura con la maglia del San Pietro in Lama è seguita dal passaggio al Lizzanello nuovamente in Prima Categoria. La stagione sarà più che mai sofferta per i numerosi problemi alla caviglia ed una condizione mai ottimale.

Nonostante i numerosi acciacchi arriva comunque in doppia cifra a fine annata ed un gol in particolare merita di essere raccontato: il Lizzanello ospita il Leverano, che tra le sue fila può vantare un estremo difensore, Sorino, alto circa 2 metri, che ha le sembianze di un pivot, per dirla in termini cestistici. Arriva un cross velenoso e tagliato dalla destra, l’elevazione di Salvatore è impressionante e la palla termina in rete su un imperioso stacco aereo.

Curiosa la sua descrizione del gesto atletico: “Per la prima volta saltando, ho visto la traversa dall’alto. Tolsi la palla dalle mani del portiere e ricadendo ne pagai le conseguenze con una caviglia mal ridotta, mentre un compagno depositava il pallone in rete…”

Una buona stagione a Copertino e l’avventura universitaria: poi Rizzello diviene dirigente scolastico.

La lunga trafila calcistica in giro per il Salento si conclude a Copertino. I rossoverdi sono appena retrocessi in Prima Categoria e hanno una voglia matta di risalire. Alla guida tecnica vi è Giorgio Ferilli, allenatore esperto con numerose promozioni alle spalle come Nardò, Maglie e Squinzano. Il campionato non vedrà la tanto sospirata promozione che arriverà l’anno successivo, quando Salvatore sarà già andato via.

Lascerà in bacheca in ogni caso 16 reti, anche se alle prese con un fastidioso infortunio al tricipite femorale. In quella formazione il terzino Giuseppe Vangeli, Salvatore Vangeli, il medico Aldo Trinchera, Leo Carlino, Sandro Verdesca, Jò Vincenti, Raone e Ciccarese, tutti nomi di rilievo impressi nella memoria. Gli ultimi anni da calciatore con le maglie di numerose squadre sono intervallate anche dalla partecipazione con il CUS Lecce, nell’ambito universitario.

Tante soddisfazioni, soprattutto quando si giunse alla fase finale da disputare nelle zone di Viareggio e limitrofi. È in questo prestigioso contesto l’opportunità di misurarsi con giocatori di caratura superiore. Poi le scarpe vengono appese al chiodo. Seguirà qualche anno da allenatore a Porto Cesareo con ottimi risultati, ma solo per passione.

In questo periodo storico è invece lo studio e il mondo scolastico ad entrare con forza nella sua vita. Così dopo qualche anno di esperienza aiutando i ragazzi nello svolgimento dei compiti, la vittoria di un concorso apre le porte dell’insegnamento presso la Scuola Elementare a Porto Cesareo.

Le soddisfazioni non mancano: vice direttore per numerosi anni, vice-preside presso l’allora “Scuola Media Don Rua” e infine preside di ruolo (dirigente scolastico) a Leverano dal 2004 al 2012. Bomber sul campo, insegnante nella vita è la sintesi della storia di Salvatore Rizzello.

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