La salsa fatta in casa, antica usanza di famiglia
Il periodo estivo è quello ideale in cui ci si riunisce, spesso all’alba, per preparare la salsa in vista dell’inverno.
a cura di Massimo Peluso – Edit foto by Annairis Rizzello
Portato in Europa dal navigatore spagnolo Hernan Cortes, intorno alla metà del XVI secolo, il pomodoro è tra i frutti più ricercati della gastronomia italiana e salentina in particolare. Appartiene alla famiglia delle Solanacee e grazie ai moderni mezzi di coltivazione, è praticamente reperibile tutto l’anno per accompagnare qualsiasi piatto. Ha origine nell’America Centro-meridionale dove già ne apprezzavano il sugo dal sapore acidulo. Ribattezzato “pomo d’oro” dai sovrani britannici, approda in Italia tramite l’influenza spagnola dei Borboni in Sicilia.
Si conoscono numerose specie di pomodori: dal San Marzano, al ciliegino, sino ad arrivare al pomodorino giallo. Ma parlare di questo ortaggio vuol dire anche pasta, pizza e quindi salsa di pomodoro. Oramai, numerose aziende alimentari producono tonnellate di salse e sughi già pronti, a vantaggio della vita frenetica del nostro tempo. Ma ancora oggi, tante massaie temerarie continuano durante il periodo estivo, a farsi la salsa fatta in casa in vista del periodo freddo.
Salsa fatta in casa: come prepararla al meglio.
La tradizione vuole che una o più famiglie, si riuniscano all’alba o all’imbrunire per preparare la salsa nel momento più fresco della giornata, dopo aver nei giorni precedenti spinnato i pomodori, togliendo il peduncolo, per poi lasciarli maturare un paio di giorni. A questo punto, vengono lavati in grandi vasconi e rotti leggermente avvalendosi dell’aiuto anche dei più piccoli di casa. Poi si passa alla fase della cottura in grandi padelloni posizionati su fornelloni a terra, collegati ad apposita bombola a gas.
Qui ai pomodori sono aggiunti sale e basilico, per poi arrivare ad ebollizione e ricavare la salsa tramite il passa pomodoro manuale o elettrico. Dopo di che, la salsa deve essere versata nelle bottiglie e messa a bagnomaria per almeno mezz’ora, al fine di garantirne la giusta conservazione in modo del tutto naturale.
Nei giorni successivi si posizionerà negli appositi scaffali, tra la stanchezza e la gioia delle nostre donne di casa, le quali continuano a mantenere vive tradizioni e sapori nostrani.
Immagine di copertina per la cesarina Cosima (Mimina) Valentino.