Santa Maria ad Nives a Copertino: le opere di Strafella
Nella raffigurazione i Santi Pietro, Paolo, Gregorio Magno e Girolamo.
a cura di Vanessa Paladini
Nella chiesa di Santa Maria ad Nives di Copertino si conservano alcune opere del pittore salentino Gianserio Strafella (documentato dal 1546 al 1573). Raffigurano i Santi Pietro, Paolo, Gregorio Magno e Girolamo, con l’iscrizione «OPUS HOC JOANNES SERGIUS STRAFELLA 1555 A. D. XII MENSIS DECEMBRIS».
Apposta sui dipinti con San Paolo e San Pietro è dunque la data del 1555, accomunati secondo lo studioso Nicola Vacca alla cultura napoletana arcaizzante, distanti per qualità e cultura dai Santi Girolamo e Gregorio Magno.
Dal punto di vista compositivo i due Santi Pietro e Paolo, inseriti in una finta architettura di fondo, rimandano quasi a una cultura pienamente rinascimentale e classicista, percorsa da una tensione e modernità michelangiolesca.
Toni vivaci e pungenti caratterizzano le figure con un rapporto cromatico che dona vitalità ai quattro comparti di Copertino. Lo spirito dissacrante e leggero permea gli apostoli Pietro e Paolo con aspetto disinvolto, come la posa del San Girolamo – qui raffigurato con possente muscolatura – e il San Gregorio Magno, seduto all’aria aperta su uno sfondo di nuvole e accompagnato dallo Spirito Santo.
Santa Maria ad Nives: la visita pastorale di Monsignor Bovio a Copertino nel 1582.
Sebbene la prima notizia documentaria di queste opere ci venga fornita dalla Visita Pastorale del Mons. Cesare Bovio del 1582, nella quale vengono descritte le immagini di S. Paolo e S. Girolamo, Galante ipotizza che questi quattro dipinti possano essere i superstiti comparti di un polittico indicato come “cona” nei documenti conservati presso l’Archivio Capitolare di Copertino.
Le tele, nel complesso, rivelano la conoscenza di quel manierismo elegante che richiama lo stile perinesco -salviatesco che si diffonde a Napoli dopo l’arrivo del Vasari (1544-45).
Bibliografia: La Puglia, il manierismo e la controriforma, a cura di A. Cassiano e F. Vona, Galatina 2013, pp. 218-220