La famiglia Greco a Porto Cesareo tra ‘800 e ‘900
Il capostipite fu un tal Felice Greco, deceduto prima del 1827.
a cura di Alessio Peluso
Come si evince dalla fonte Archivio Stato Lecce (ASL), Protocollo Notarile 48/14, anno 1816, l’allora Cesaria era abitata da vari pescatori di Taranto che in quel periodo si stabilizzarono. I nomi sono riportati all’interno di “Porto Cesareo – dalle origini ai giorni nostri” del compianto storico locale Gigi Pasanisi. Antonio e Giuseppe Albano, Raffaele e Michele Basile, Nicola Carrino, Francesco Caso, Emanuele e Giuseppe De Vincentis; Giuseppe Maraiulo, Francesco Paduanero, Giuseppe Arcangelo Peluso, Luigi Pignataro, Giuseppe Nicola Portolano e Domenico Spataro.
A questo lungo elenco possiamo aggiungere probabilmente la famiglia Greco, della quale conosceremo le radici. Possiamo affermare che Felice Greco contadino nato a Nardò, era coniugato con Raffaella Pierri, di Leverano. Il marito morì precedentemente al 1827 ed ebbe un figlio Luigi Greco, sposato con Marina Prata filatrice di Nardò.
Numerosa fu la stirpe di Luigi Greco con ben 11 figli, abitudine tutt’altro che rara in quel tempo. Annunziata Maria, Assunta, Donato nato nel 1832 che assolveva il durissimo lavoro di cavapietre ed era coniugato con la leveranese Cosima Licastro; Maria Addolorata, Grazia Maria, Maria, Salvatore nato nell’abitazione di detta Spiaggia di Cesaria, Maria Antonia, Anna e Giuseppe Vito.
L’alloggio abusivo in un trullo situato nell’attuale Piazza “De Gasperi” – Pro Loco.
Nato il 4 giugno del 1833 a Nardò era invece il pescatore Felice Greco, coniugato l’8 dicembre 1863 in Liberani con Rosa Chiara Costantini. Il suo vissuto storico è particolare, in quanto alloggiava nel giardino, in un trullo, dove ora possiamo notare il Monumento ai Caduti a Porto Cesareo.
Nel 1848 però, la famiglia Mosè Muci di Nardò acquistò il fondo sativo di Cesaria di tre ettari, diciotto aree e quattordici centiare; nonché gli stabili esistenti dai signori Giuseppe De Paolis ed i fratelli Bernardini di Lecce, quali creditori di don Ruggero della Ratta, fallito per debiti di gioco.
Il Greco dovette così abbandonare quell’alloggio abusivo. Si trasferì in una baracca di legno nei pressi di Torre Cesarea assieme agli altri pescatori. Ebbe tre maschi: Luigi, Pasquale ed Oronzo, oltre a tre donne, Marianna, Santa e Lucia.
La famiglia Greco agli inizi del ‘900 e la marcia fascista in via Garibaldi.
Luigi Greco nacque il 10 ottobre 1864 a Leverano e morì a Torre Cesarea nel 1959 a 94 anni. Ebbe 10 figli, tra i quali ricordiamo Nicolina nata a Leverano il 27 gennaio 1897 e deceduta il 2 dicembre 1963 a Porto Cesareo. Era coniugata con Angelo Pasanisi, il quale è ricordato sul nostro Monumento ai Caduti, come disperso durante la Seconda Guerra Mondiale in Etiopia.
Pasquale Greco nacque il 13 aprile 1879 a Leverano. La prima moglie fu Annunziata Zecca; alla sua morte sposò la sorella Maria Concetta Apollonia. Ebbe 5 figli e morì a Porto Cesareo il 28 agosto 1960.
Oronzo Greco nacque anch’egli a Leverano il 28 agosto 1872. Si coniugò prima con Giovanna Rizzello, poi nel 1902 con Cesarea Catapane. Morì nel 1930, lo stesso anno della seconda moglie, ed ebbe 5 figli.
Per quanto riguarda le tre donne riportiamo che Marianna nacque il 24 maggio 1868 e morì a Torre Cesarea il 19 gennaio 1951 ad 82 anni. Era coniugata con Paolino Peluso. Di Santa sappiamo che nacque il 20 maggio 1866 ed era coniugata con Santo Muci; infine Lucia che venne alla luce il 1° novembre 1874, coniugata con Giovanni Rizzello, morì il 7 settembre 1967 a 93 anni.
Il nostro viaggio generazionale sulla famiglia Greco a Porto Cesareo si conclude qui: dagli inizi dell’800 sino all’ultima generazione presa in considerazione, che ha vissuto sulla propria pelle la I e poi II Guerra Mondiale; compresi i giorni delle marce fasciste in Via Garibaldi e gli americani che sostarono per qualche giorno vicino a Torre Cesarea, alla fine del conflitto bellico.
Tra le fonti consultate “Porto Cesareo nel periodo contemporaneo” di Salvatore Muci.
Articolo molto interessante per capire le origini di Porto Cesareo ed anche della mia famiglia. Grazie per tutto il lavoro che fai e per chi ti ha preceduto in queste ricerche.