Estate di guerra 1943, Foggia la più colpita
Un vero e proprio assedio partito dal nord – Salento, principalmente Foggia, per poi spostarsi al sud – Salento. In esclusiva ricordiamo quanto accadde a Ronzino Ruggero Mario di Nardò.
a cura di Alessio Peluso
L’Italia di Mussolini durante la Seconda Guerra Mondiale, aveva l’ambizione di espandersi e conquistare il Mediterraneo, proprio come avevano fatto molti anni prima i Romani. Il progetto andò presto in fumo e l’Italia si ritrovò di conseguenza succube della Germania. Una situazione difficile per il nostro Tricolore, ma soprattutto per i comuni cittadini.
Tra le tante testimonianze abbiamo raccolto quella di Ronzino Ruggero Mario, originario di Nardò. Richiamato nuovamente alle armi era già padre di 4 figli. Si trovava presso una delle caserme militari di Bari, quando una soffiata gli permise di tornare nella città natia per salvare la famiglia una prima volta e portarla con sé a Bari; azione che si ripete poco tempo dopo quando da Bari portò nuovamente a Porto Cesareo i suoi cari per evitare un’altra azione militare.
Nell’estate di guerra 1943 coinvolte Nardò, Galatina, Leverano e San Pancrazio.
È l’anno 1943, quello che passerà agli archivi della Puglia e anche del Salento per i tanti bombardamenti subiti. In genere si parla di Estate di guerra 1943, senza dimenticare quello che accadde a Bari il 2 dicembre dello stesso anno, nonostante l’armistizio dell’8 settembre. E se per conoscere quello che accadde a Bari poco prima di Natale, basta consultare nel nostro archivio storico l’uscita del dicembre 2020, proviamo a raccontare cosa accadde durante il periodo estivo.
L’operazione in codice si chiamava “Husky” e veniva guidata da inglesi e americani, che volevano cacciare via i tedeschi. Ad avere il triste primato di attacchi militari, addirittura 11, fu Foggia per la sua posizione strategica. Ma tante furono le realtà coinvolte: tra il 28 e il 30 aprile toccò a Bari e Trani, il 5 maggio Taranto, tra il 28 maggio e il 1° giugno Foggia.
Da luglio il cambio di fronte si spostò dal nord – Puglia nel basso Salento. Il 3 di luglio sotto scacco furono Lecce, Galatina e San Pancrazio; il 24 luglio sopperirono Nardò, Galatina e Leverano. Nel mezzo la nefasta notte del capoluogo foggiano, con un attacco aereo guidato da almeno 90 bombardieri. È il caos totale con oltre 7000 civili coinvolti.
Foto di copertina per la città di Foggia, praticamente distrutta.