Immacolata Patrona di Taranto: i miracolosi interventi durante i terremoti del 1700
L’8 dicembre la devozione all’Immacolata è una ricorrenza rilevante per la città jonica.
a cura di Annairis Rizzello
L’8 dicembre, Festa dell’Immacolata, per la città di Taranto è un giorno speciale. Due le date rilevanti che il capoluogo jonico ricorda con grande devozione: in primis il terribile terremoto del 1710, poi uno tsunami terrificante nel 1743. Nel primo caso si rimembra la fatidica notte tra il 7 e l’8 dicembre del 1710. Un violento terremoto distrusse praticamente di tutto, ma il fatto eccezionale fu la mancanza di vittime. La popolazione del tempo non ebbe dubbi e attribuì l’intervento miracoloso alla Madonna, proclamata protettrice di Taranto, nel mese di luglio successivo.
Secondo episodio cruciale avvenne il 20 febbraio 1743. Un altro terremoto scosse la penisola salentina, non solo via terra, ma anche via mare. E per la seconda volta Taranto si ritrovò salva e immune da una tragedia, sulla carta inevitabile. Ancora una volta la popolazione tarantina, trovò nella Santa Vergine, la motivazione di quest’altro miracoloso salvataggio.
L’Immacolata patrona di Taranto e la differente postura delle mani.
Dal punto di vista iconografico la Madonna di Taranto ha una postura differente delle sue mani. Esse sono giunte, ma non sul petto come di solito siamo abituati a vederla, ma verso destra. Questa particolarità rimanda ad una precedente apparizione avvenuta a Parigi, precisamente a suor Caterina Labouré.
I confratelli commissionarono a Napoli la statua della Vergine. Arrivò a Taranto nel settembre 1679 e secondo le credenze popolari dell’epoca, provvidenziale risultò sempre la singolare posizione delle mani della Vergine. La statua è visibile presso la Chiesa di San Michele Arcangelo, sita in via Duomo sull’Isola Madre.
Per molto tempo, all’incirca 200 anni, l’Immacolata si considerò Patrona “minore” di Taranto; solo il 12 febbraio 1943, la proposta dell’arcivescovo Ferdinando Bernardi, divenne realtà. Da quel momento infatti si considerò ufficialmente Patrona principale di Taranto, assieme a San Cataldo.
Tra le tradizioni tipiche in onore alla Vergine, spicca la solenne processione. La statua è condotta per le strade dell’Isola Madre, attraversando le vie principali che si dislocano tra pendii, salite e discese; immancabile l’accompagnamento musicale della banda e i fuochi pirotecnici.