Infanzia e Diritti: P. Cesareo ricorda
Un enorme cartello esposto all’entrata della Scuola Materna a Porto Cesareo. E’ la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia.
a cura di Alessio Peluso
Una tramontana fresca è il primo sentore di un autunno che volge al termine. Si avvicina l’inverno, il sole illumina, ma tende ad essere tiepido. Le mattine a Porto Cesareo sono le solite: via vai dei residenti, il camion dei netturbini impegnato nel ritiro della plastica o carta, l’angolo della posta è un punto d’incontro per risolvere le tante faccende burocratiche. Alle spalle sin dal mattino il consueto brusio di voci.
Quello dei più grandi, dei ragazzi che frequentano le Scuole Medie. Non mancano gli schiamazzi, risate, l’allegria tipica degli studenti. Basta percorrere pochi metri sulla comune via Piccinni e un altro cancello tinto di giallo indica l’entrata nella Scuola Materna. Qui le voci sono più sottili, le maestre accompagnano passo dopo passo, con pazienza e dedizione il percorso dei più piccoli.
Qualcosa però è differente rispetto ai giorni precedenti. Un enorme cartello esposto, ricoperto da cellophane attira inevitabilmente la mia attenzione. Una scritta appare evidente: “Giornata Mondiale sui Diritti dell’Infanzia“. I versi di una nota canzone mi rimbalzano alla memoria e possono essere motivo di riflessione. Cantava così il buon Giorgio Gaber:
“Non insegnate ai bambini
Ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
Stategli sempre vicini
Date fiducia all’amore il resto è niente“.
Una poesia, prima ancor che una canzone, datata 2003 e facente parte dell’ultimo album dello stesso Gaber. Il messaggio è eloquente: l’amore incondizionato per i fanciulli, è il miglior modo per potergli essere accanto ed entrare nel loro mondo.
Cenni storici con radici negli anni ’50.
A livello prettamente storico la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia, ha le sue prime radici nel lontano 1954, anche se prendeva il nome di Giornata Universale dell’Infanzia. Dal 1989 in poi la Convenzione voluta dall’ONU e ratificata dall’Italia, due anni più tardi, il 27 maggio 1991. Tanti i diritti che potremmo ricordare, ma alcuni ce li ricorda lo stesso cartello in foto. Diritto all’Istruzione, al gioco, alla salute, alla famiglia, ma soprattutto alla vita.
Ecco, la parola vita rappresenta semplicemente tutti i nostri ragazzi. E oggi a Porto Cesareo, quel cartello coi colori della pace, frutto del lavoro dei bambini e dei loro insegnanti è lì a ricordarcelo…