Addio Vittorio Falli, lo Zio di tutti
Si è spento ad 84 anni uno dei personaggi più illustri di Porto Cesareo. Era lo storico titolare dell’omonima “Pescheria Falli”, in via Silvio Pellico.
a cura di Raffaele Colelli
Addio zio Vittorio Falli. Tutti lo chiamavano così, era lo zio di tutti, lo zio che tutti avrebbero voluto avere. Con te va via un pezzo di storia come ha scritto qualcuno su Facebook. Scompare all’improvviso come un lampo a ciel sereno, uno degli uomini più veri, più sanguigni, più rappresentativi che il nostro paese abbia mai potuto vantare.
Il personaggio per antonomasia, con una carica straboccante di vera simpatia e ironia. Per lui la vita era leggerezza dell’essere, allegro per carattere, sempre di buon umore per principio. Anche quando tutto per svariati motivi poteva girare per il verso sbagliato.
Travolgente e contagioso il suo sorriso che con una smorfia buffa si stampava su un viso quasi da bambino. Molti dei clienti e degli amici spesso andavano a trovarlo nella sua storica “Pescheria Falli”, non solo con la necessità di acquistare, ma più che altro per trascorrere momenti di allegria che solo lui sapeva infondere.
Vittorio Falli: l’amore per il suo lavoro e l’affetto per la famiglia.
E poi come scordare le sue mitiche ricette incartate abbinate al pesce che vendeva. Amava il suo lavoro era tutto il suo mondo, la sua vita. Come amava in modo viscerale suo figlio Mimmo. Padre e figlio, figlio e padre si integravano, si confondevano, si mischiavano nei gesti, negli sguardi e nelle parole per quanto erano uguali, stampo dello stesso stampo, sangue dello stesso sangue.
Zio Vittorio era sempre lì e forse lì per sempre ci resterà, piegato sulla bancarella, appena fuori dalla sua pescheria a liberare con maestria la polpa dai gusci delle cozze e confezionarle.
Ricordi indelebili mi trasportano lontano, in un tempo remoto quando appena ragazzino, era mia abitudine la domenica, sostare nella zona delle pescherie. Lui era lì, era sempre al solito posto, ancora giovane e ancora con il suo sorriso buffo da bambino, mentre su una lunga asse di legno essiccava “li masculari”, un piccolo pesce che i pescatori del posto pescavano in grosse quantità.
Zio Vittorio come una sentinella e con ritmi veloci era intento a scacciare, grazie a un cartone arrotolato le mosche che dispettose si posavano. E tra una battuta e un largo sorriso li donava ai turisti della domenica. Una scena che mai dimenticherò, perché in un certo senso quel gesto rivelava oltre la sua simpatia, anche un grande cuore.
Addio zio Vittorio Falli, fai buon viaggio! Ci mancherai tantissimo, e se per caso una domenica di sole passeremo nei pressi della tua postazione volteremo smarriti lo sguardo per salutarti, sicuri che tu sarai ancora lì, per ricambiare con il tuo sorriso buffo da bambino.