ARTE & SALENTOINTERVISTE

La regina della “Ferrari Dance”

a cura di Alessio Peluso

La danza è la madre di tutte le arti. La musica e la poesia esistono nel tempo; la pittura e l’architettura nello spazio. Ma la danza vive contemporaneamente nel tempo e nello spazio. Prima di affidare le sue emozioni alla pietra, al suono, l’uomo si serve del suo corpo per organizzare lo spazio e ritmare il tempo”. La riflessione di Curt Sachs musicologo e organologo tedesco è l’apripista per la scuola di ballo più in voga nell’ambito cesarino e non solo. “Ferrari Dance”, la scuola di ballo di Alessandra Ferrari è sicuramente motivo d’orgoglio per la nostra realtà, che può giovarsi dei tanti successi ottenuti in campo regionale, poi nazionale. Ne parliamo in questa breve chiacchierata, gentilmente concessa dalla nostra Alessandra.

– Benvenuta Alessandra! La grande famiglia ECCLESIA è lieta di accoglierti.
– Grazie a voi! Contenta di poter raccontare un po’ della mia storia, ma soprattutto della mia passione, il ballo.


– Bene Alessandra, facciamo un tuffo nel tuo passato, quando tutto iniziò. Cosa va a catturare la tua attenzione?
– Sicuramente la mia famiglia e il legame con mio nonno Rocco Parente. Era un uomo pieno di vita, amava organizzare serate da ballo in occasioni particolari come il periodo natalizio, Capodanno, Carnevale. Un uomo che amava la buona compagnia.


– E non solo … Non disdegnava la cucina tipica …
– Eh, sì. Queste feste tenute in un locale ampio 250 metri quadrati circa, erano accompagnate da piatti prelibati della nostra terra come le “cicore o la carne a pignatu”, “pummidori scattariciati” o i noti “spaghetti cu le cozze”.


– Passati gli anni della prima infanzia arriva il tuo primo incontro importante.
– Avevo 9 anni e finalmente ho il mio primo maestro Cosimo Albano. È l’inizio del mio percorso!


– A soli 16 anni invece sperimenti cosa vuol dire essere un’insegnante …
– Lo ricordo benissimo! Iniziai col dare delle lezioni private, sfruttando il locale del nonno, ma arrivata alla maggiore età conseguì il diploma di danza latino-americana, affinando sempre nel tempo le mie competenze; liscio, ballo da sala, balli di gruppo. Per essere all’altezza è necessario essere preparati.


– I risultati ti danno ragione ben presto.
– Fortunatamente sì. La scuola di ballo funziona e tanto. Ora sono arrivata ad avere una scuola frequentata da tanti ragazzi e a settembre ripartirà anche quella di Leverano. Inoltre, per i nuovi iscritti primo mese gratuito, mentre per i ragazzi tra i 10 e i 12 anni da saldare solo l’iscrizione.


– E proprio questi ragazzi, ti stanno regalando grandi soddisfazioni.
– Sicuramente. Lo scorso 1 e 2 giugno il grande successo al “Campionato Italiano Open 2019”, presso Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia, con medaglie d’oro nel “Sincronizzato Latin” categoria over 16 e nello Show Latin Under 21; il week-end successivo poi a Forlì altra incetta di medaglie con 7 ori, 5 argenti e 4 bronzi.


– Non sono successi isolati se guardiamo al passato …
– Ne avrei a bizzeffe! Però mi piace rimarcare il Mondiale a Napoli nel 2017, il “World Dance Festival” e lo “Star by Night”, spettacolo tenuto da sempre a Porto Cesareo.


– A proposito di Porto Cesareo: quando ti rivedremo all’opera?
– Per il momento mi godo un po’ di serenità con la mia famiglia. Anche i ragazzi hanno bisogno di tirare il fiato. Ben presto però torneremo, con l’adrenalina e la voglia di sempre tipica della “Ferrari Dance”!


– Grazie Alessandra! A nome della redazione in bocca al lupo per il futuro!
– Crepi! Ne approfitto per un saluto speciale ai lettori di ECCLESIA. Grazie ancora!

Nell’immagine in alto Alessandra, la regina della Ferrari Dance, dopo la performance al Campionato Italiano Open 2019.

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